Hanno pagato una stufa in pellet per conto di un’associazione onlus rilasciando un assegno postale intestato a una persona deceduta già da diversi mesi. Tre individui, insensibili anche al sentimento natalizio, hanno tentato la truffa il 23 dicembre a Busto Arsizio, ma sono stati smascherati dai carabinieri. Dovranno rispondere di truffa e ricettazione in concorso.
Tutti e tre sono stati denunciati a piede libero. Si tratta di tre soggetti già noti alle forze dell’ordine per una lunga serie di episodi legati al mondo delle truffe: un uomo di 50 anni originario di Gela, ma residente a Cerro Maggiore nel milanese, disoccupato, un 40enne originario della provincia di Napoli, residente in Campania, disoccupato anche lui e un uomo di 55 anni di Milano, residente in Liguria, lui pure senza occupazione.
Senza alcuno scrupolo
In realtà, alla luce dei fatti, l’occupazione dei tre pare essere quella di truffare le persone. Hanno tentato il colpo anche in un’azienda di Busto Arsizio, specializzata nel settore della vendita di stufe e camini. Il raggiro era stato studiato molto bene. I tre soggetti si sono presentati all’interno del punto vendita spacciandosi in rappresentanza di una onlus di Milano, impegnata nell’assistenza di soggetti indigenti. che aveva bisogno di una stufa a pellet per il periodo natalizio.
La stufa ha un valore commerciale di circa 2.500 euro. Che cosa volessero poi farci è un mistero: fatto sta che si trattava solo di una spregevole scusa per arraffare l’impianto. Insospettito dal comportamento molto singolare dei tre soggetti, il titolare dell’azienda si è rivolto ai carabinieri. Dai primi riscontri è subito emerso che i tre personaggi non avevano alcun contatto con l’associazione di cui avevano speso il nome.
Altri raggiri in vista?
L’associazione esiste a Milano, ma i tre non ne fanno parte in alcun modo. A quel punto i carabinieri si sono appostati all’esterno dell’azienda, al momento del ritiro della stufa. Li hanno bloccati mentre tentavano (maldestramente) di caricare l’impianto a bordo di una macchina presa a noleggio, accertando che l’acquisto era stato pagato con un assegno postale intestato a un anziano di 75 anni deceduto all’ospedale di Busto Arsizio lo scorso mese di aprile.
Senza pagare un centesimo avrebbero arraffato la stufa, truffando il commerciante e, cosa più spregevole, strumentalizzando un defunto e un’associazione che aiuta i senzatetto. Nel corso delle perquisizioni personali e domiciliari (effettuata a Cerro Maggiore da uno dei tre truffatori) è stato ritrovato l’intero carnet di assegni intestati al defunto, gran parte dei quali già utilizzati molto probabilmente per altre truffe su cui sono in corso accertamenti.n