Ciak, si gira a Laveno Sul set con Pozzetto

LAVENO MOMBELLO La magia del cinema passa da Villa Tallarini. In quella grande casa con piscina e affaccio diretto sul Lago Maggiore il set lavenese della miniserie “Casa & Bottega” con Pozzetto.
Dietro il cancello con la ringhiera oscurata, come tanti in via Fortino, in questi giorni la troupe ingaggiata da Verbano film e da Ocean production per Rai1 gira un vero lungometraggio.

I lavenesi per il momento se ne accorgono nel momento in cui si girano le scene perché, con l’aiuto della Protezione civile, il traffico di via Fortino viene bloccato in modo da evitare che il rumore delle macchine entri nei microfoni della ripresa. E poi, più in centro, c’è il campo base, dove gli attori si preparano, cambiano gli abiti vengono truccati e pettinati. Lì la troupe racconta la curiosità dei passanti e dei residenti. Erano anni che non si vedeva in zona una produzione così.

Pronti. Silenzio. Fermi. Zitti. Motore. 11.26. Ciak. Due macchine. Buona cameramen. Azione. È un rito, una sequenza d’indicazione per arrivare a regalare un’emozione unica. Abbiamo assistito alla realizzazione di una scena: un’ora di lavoro che poi saranno pochi minuti delle due puntate che andranno in onda su Rai1 presumibilmente tra la fine dell’anno e l’inizio del prossimo. Prima la prova per scegliere le inquadrature, poi una nuova per testare come il recitato si accompagna alle immagini e dunque “Azione”.

Tutto intorno è silenzio. Ciascuno è concentrato nel proprio ruolo prima e dopo quella parola. Chi sistema la scena in modo che nulla sia causale, nemmeno quel ramo di geranio rosso che sporge forse un po’ troppo, chi soccorre gli attori detergendo il sudore di un giugno afoso, chi sistema la telecamera, chi i monitor, chi i microfoni. E poi ci sono loro, gli attori, in scena due mostri sacri del cinema italiano: il nostro Renato Pozzetto e la bellissima Anna Galiena. Due prove, due riprese, i primi piani ed è finita, perché loro sono bravi e lo è anche tutta la troupe.

«Il fatto di girare in questi luoghi è dato dal contesto dell’idea – spiega Pozzetto -. Qualche anno fa ho pensato alle difficoltà di un’azienda e qui a Gemonio, nella Valcuvia e in Piemonte, a Domodossola, ci sono diverse imprese di abbigliamento. E poi le industrie della moda sono qui: c’è Missoni e le aziende della tradizione tessile fino in Piemonte arrivando a Biella. Mentre scrivevo il soggetto amavo già il personaggio che oggi interpreto». Non è una scelta casuale di girare sul Maggiore. «Vivo qui e ho investito in un ristorante: è chiaro che ho sofferto parecchio il fascino di queste zone».

b.melazzini

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