Tra i 17 azzurri ai campionati europei di nuoto paralimpico in Portogallo erano in 5. Contando il totale delle medaglie azzurre comprendenti le staffette hanno conquistato 20 delle 43 medaglie portate a casa dalla splendida nazionale italiana del CT Riccardo Vernole. Protagonisti dell’ennesima impresa gli atleti della Polha Varese e del progetto AcquaRio.
Inavvicinabile il solito Federico Morlacchi che ha ripetuto il filotto dei precedenti europei, confermandosi il più forte di tutti in ognuna delle cinque gare disputate,
oltre a dare il suo importante contributo nelle staffette per l’argento nella 4×50 e il bronzo nella 4×100.
Un’altra splendida raccolta è stata quella di Arjola Trimi della Polisportiva Bresciana con 3 medaglie d’oro, 2 d’argento e una di bronzo incorniciate da due record del mondo.
A firmare il ricco bottino degli “AcquaRio” ci hanno pensato anche le due compagne di Morlacchi in Polha, Arianna Talamona con un oro e un bronzo e Alessia Berra con un bronzo. E con loro l’emiliana Giulia Ghiretti della Ego Parma Nuoto con 2 medaglie d’argento. Di firma in firma quelle del tecnico Massimiliano Tosin, responsabile del settore nuoto della Polha e del progetto “AcquaRio”, dei suoi collaboratori Micaela Biava, Michaela Fantoni e Luca Cavaggioni. Uno staff e un gruppo di atleti che comprende anche Fabrizio Sottile della Polha, Francesca Secci della SaSpo Cagliari e Giuseppe Romele della Polisportiva Valcamonica.
Società diverse, programma e spese condivise per un unico obiettivo: la crescita degli atleti di talento.
Come sempre, a far la differenza nella difficoltà sono passione e competenza. Sotto questo aspetto e non solo i nuotatori paralimpici hanno trovato nella Federazione Italiana Nuoto Paralimpico la loro casa ideale.
“La soddisfazione per i risultati dei nostri ragazzi in giro per il mondo è energia pura che abbiamo il dovere di spendere nelle attività di promozione e di base – sottolinea la presidente della Polha Daniela Colonna Preti – le gioie di oggi sono condivise e godibili per quanto è stato fatto ieri. Un lungo percorso che nonostante le difficoltà non abbiamo mai mollato, convinti che i fiori sarebbero sbocciati gratificando l’impegno encomiabile dei ragazzi, delle loro famiglie, dei volontari e dei tecnici, senza dimenticare il sostegno economico di tanti benefattori, delle Istituzioni e degli sponsor che come nel caso della Banca Popolare di Milano per il progetto ‘AcquaRio’, insieme al Comune di Milano e alla Sport Management, rappresentano per noi ossigeno vitale”.
Il papà del nuoto paralimpico varesino è il progetto “Sport si può” sopravvissuto al disimpegno della Provincia di Varese. Festeggiando la stagione che si chiude nasce la preoccupazione per quella che verrà.
“Ormai ci siamo abituati. Ho già fatto i primi passi per verificare la disponibilità da parte di ATS Insubria di coprire ancora il 50% circa dei costi preventivati per il progetto 2017. Avessimo la certezza di questo grosso contributo potremo attivarci per organizzare ancora i corsi il prossimo anno cercando altre sinergie per coprire l’intero budget, altrimenti temo che dovremo rinunciare”. Info: 0332‐263770 ‐ Cell. 338‐7821842/335‐5752126 – email: [email protected]