Un altro saluto ad Erika. È quello che il suo amico Stefano Reale ha voluto dedicarle mettendolo in musica, a ritmo di rap. Un rap che ha suonato fuori dalla chiesa, dopo il funerale. Un pezzo che mettiamo qui, perché merita.
«Ciao Erika, anzi ciao Guerriera. Mi sento in dovere di scrivere queste parole per stare vicino alla tua famiglia ai tuoi amici e per stare vicino anche a te.
Ciao Guerriera, mi chiedo come stai? Chissà dove sei adesso chissà che fai? Sorriderai come hai sempre fatto. Sei qui fra noi e ci guardi dall’alto. Mi sento in dovere di dedicarti ora che stai bene e stai in un posto migliore. Qui passano lo ore ma il dolore è enorme. Sei la felicità in carne e ossa in tutte le sue forme. Ancora non ci credo. Non ti conoscevo appieno, ma sappi che di te vado veramente fiero.
Vaffanculo al cancro. Il tuo tatuaggio sul braccio ha messo paura a sto pagliaccio. Mi sento uno straccio e non è giusto. Forse sei troppo speciale per questo mondo ingiusto. Uso parole semplici, come lo eri tu. Alzerò la testa ogni notte e ti vedrò splendere nel cielo blu. Nessuno se lo merita. Nessuno se lo merita. Parlo a nome di chi ti vuole bene, Erika. La tua forza nessuno se la scorderà. Adesso prima di tutto stai vicino a tuo papà. Tu sappi che comunque hai sempre vinto e che sul tuo viso non hai mai messo un sorriso finto. Per la tristezza non esisteva una cura, ma adesso sì ecco perché io voglio ricordarti così. Sì. Sì. Come un piccolo angelo che viveva fra i mortali.»