Dopo un trascorso da atleta nelle file del Bosto da bambino e ragazzo, dove con i miei compagni abbiamo riscosso innumerevoli successi e soddisfazioni sportive, mi sono riavvicinato alla nostra gloriosa società più di vent’anni orsono, chiedendo al nostro mito Fausto Pozzi se vi fosse la possibilità di collaborare con gli istruttori.
In prima battuta la sua solita frase slogan: «Ma dove volete andare, scialuppe?» Come sempre la mia stima e rispetto per la persona mi ha quasi bloccato. Con testardaggine mi sono ripresentato circa un mese dopo e mi dice: «Allora, non ti sei più fatto vedere, sei già sparito?» Li ho compreso che mi aveva messo alla prova: voleva vedere se avessi o meno gli attributi per affrontare un percorso con lui.
Mi ha subito affidato un gruppo di giovanissimi con qualità dove il gruppo ha raccolto significativi successi e via via tanti altri gruppi di atleti. Un giorno mi dice: qui a parole collaborano, ma poi fuggono. Nella realtà non era semplice sottostare alle sue decisioni, che con il senno di poi ammetto che sarebbero molto ma molto utili ma soprattutto attuali nella società in cui oggi viviamo. Da quel momento mi ha fatto fare la gavetta anche dal punto di vista organizzativo e dirigenziale e grazie a lui oggi posso affermare di aver colto tante sfumature dei suoi insegnamenti.
Fausto rimarrà un mito per tutti noi ex bambini come i migliaia che sono passati dal Bosto. Sono felice di aver partecipato alla sua ultima premiazione, il Premio Ravasi presso il Comune di Varese, come premio alla carriera e premio per ciò che ha fatto ed ha lasciato a noi tutti. Ciao super Fausto .
* Direttore sportivo Bosto