Cinghiali scatenati, troppi danni Abbattuti oltre mille esemplari

VARESE Brutta storia, per i cinghiali varesini e varesotti. Il piano di abbattimento per la prossima stagione di caccia sarà ancora più pesante. Non per accanimento però, assicurano i tecnici della Provincia che lo concordano con i cacciatori in base al risultato dei censimenti sulla popolazione. Il problema è che il numero è diventato così elevato da essere considerato «insostenibile», anche dal punto di vista dei costi: nel 2010 il corrispettivo dei danni subiti per causa loro è

aumentato del 600% rispetto all’anno precedente e quasi quadruplicato dal 2008. Ammonta infatti a ben 57.771 euro la cifra totale verificata dalla Provincia per i danni soprattutto alle coltivazioni, contro i 6.901 del 2009 e i 16.037 del 2008. Anche il numero degli esemplari presenti sul territorio del resto è aumentato parecchio. «Non abbiamo ancora il numero preciso aggiornato – spiega Angelo Zilio, responsabile del settore per Villa Recalcati – ma dopo la stagione venatoria possiamo stimarli tra i 2.500 e i 3.000 esemplari».
Gli abbattimenti di cinghiali intanto sono andati di pari passo con la popolazione già da quest’anno. Sono stati ben 1040 i cinghiali abbattuti in totale nella stagione venatoria aperta all’inizio di novembre e chiusa a fine gennaio. La stragrande maggioranza, 753, sono stati abbattuti nella zona chiamata «Atc1», quella che comprende anche il Campo dei Fiori; altri 201 sono stati abbattuti nella zona «Nord Verbano», più i 61 abbattuti dal nucleo faunistico per segnalazioni dei cittadini e situazioni pericolose nelle zone abitate, e infine venticinque sono stati investiti in strada, con ripercussioni anche gravi per i malcapitati automobilisti.
«Cerchiamo per quanto possibile di limitare i danni», spiega l’assessore provinciale Bruno Specchiarelli, «tenendo monitorata la popolazione ed evitando l’espansione incontrollata». Inoltre nel caso delle aziende agricole, si procede a recintare le aree coltivate con reti elettrificate spesate per il 70% dalla Provincia e per il 30% dai cacciatori, che si occupano anche di installarle. In tema di risarcimento danni invece quest’anno si prevede un bel problema. «L’anno scorso grazie anche ai cacciatori siamo arrivati a rimborsare il 65% dal 35% che era – aggiunge Specchiarelli – ma dubito che nel 2011 riusciremo a fare altrettanto. Non è che si devono trovare i soldi, si devono ridurre i cinghiali».

b.melazzini

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