Cittiglio blinda l’ospedale e marcia sulla Regione

La battaglia - Il Comune tiene alta la guardia sull’ipotetico spostamento dei reparti di ortopedia e traumatologia

Forte preoccupazione a Cittiglio per il futuro dell’ospedale cittadino; l’ancora ipotetico spostamento del reparto di ortopedia e traumatologia al nosocomio di Luino crea apprensione in giunta e nel gruppo di minoranza “Insieme per Costruire”.

Il sindaco Fabrizio Anzani ha chiesto e ottenuto un incontro con l’assessore regionale alla Sanità che si terrà nel mese di novembre. «Sinora abbiamo sentito solo voci di corridoio – spiega Anzani – a novembre chiederemo all’assessore notizie ufficiali per capire quale sarà il destino del nostro ospedale. Vogliamo capire bene le strategie che finora non sono state condivise con gli amministratori comunali». Si parla ovviamente di razionalizzazione dei servizi che riguarderanno anche il nosocomio cittigliese.

L’ultima notizia, anche questa frutto di voci, parla, per quanto riguarda il reparto di ortopedia e traumatologia di Cittiglio, di un medico prossimo alla pensione e di un altro che ha chiesto il trasferimento a Milano, per i quali non sarebbe prevista alcuna sostituzione. «Dal nostro punto di vista è invece assolutamente necessario provvedere alla sostituzione qualora la notizia fosse vera – prosegue il sindaco – per continuare ad avere la chirurgia ortopedica vicina al pronto soccorso; nell’incontro di novembre, vorremmo avere certezze anche sugli altri reparti, alcuni di loro considerati delle eccellenze a livello regionale».
Nessuna “guerra” con gli ospedali vicini. «È ovvio che nessun amministratore locale vorrebbe perdere dei servizi ospedalieri ma sicuramente non vogliamo alzare la voce contro gli ospedali vicini – dichiara Anzani – non è nostro stile alzare la voce denigrando il resto; preferiamo innalzare le potenzialità consolidate del nostro ospedale». Il primo cittadino fa un elenco: posizione strategica, servizi di eccellenza, ristrutturazione recente di alcuni reparti, posti di lavoro creati e indotto.

Anche la minoranza esprime la sua preoccupazione, inviando una lettera alla Comunità Montana, alla direzione generale dell’Asst e alle direzioni sanitarie dei presidi del Verbano e di Varese. «Ci chiediamo, se il reparto di ortopedia e traumatologia fosse davvero trasferito a Luino, come verrebbero gestiti i pazienti pediatrici, le donne gravide, le puerpere, le pazienti ginecologiche o un paziente psichiatrico con traumi che necessitano di un urgente intervento ortopedico, visto che la struttura di Luino è sprovvista di una reparto pediatrico, ostetrico ginecologico e psichiatrico» si legge nella missiva della minoranza guidata dal capogruppo Mario Paolicelli. «Lo smantellamento del reparto avrebbe ripercussione sul pronto soccorso con notevole disagio per l’utenza; come l’ospedale di Luino potrebbe farsi carico prontamente di urgenze traumatologiche non differibili?» conclude l’opposizione.