Potenza, 23 mar. (Apcom) – “Tra venti giorni consegnerò la perizia al pm che si occupa del caso”. Così al termine dell’autopsia, Francesco Introna, il medico legale del Policlinico di Bari incaricato di eseguire l’esame autoptico sui resti di Elisa Claps, la ragazza potentina ritrovata dopo 17 anni dalla sua scomparsa nel sottotetto della chiesa della Santissima Trinità a Potenza, lo scorso mercoledì 17 marzo. Fermato dai giornalisti all’uscita dell’Istituto di medicina legale, il dottor Introna ha detto che “tutti i prelievi volti all’identificazione di un’eventuale Dna diverso da quello di Elisa Claps, quindi di un eventuale aggressore, sono stati prelevati dall’equipe di Polizia Scientifica, presente all’autopsia e guidata dalla dottoressa Stefanoni”.
“Sulle cause della morte e l’eventuale presenza di tracce dell’aggressore – ha aggiunto – abbiamo fatto un passo aggiuntivo ma si tratterà di un lavoro molto complesso per via dello stato di avanzata decomposizione in cui si trovano i resti”. Non è stato possibile eseguire esami sulle unghie, ha spiegato Introna, poiché, trattandosi di un cadavere scheletrizzato, le unghie non sono più presenti. Tuttavia sarà possibile analizzare, in un secondo momento, tutti i materiali di risulta che erano presenti sotto la salma,
nell’ipotesi che le strutture unghiali possano essere cadute ed essere presenti in questo materiale. Per quanto riguarda una eventuale ipotesi di soffocamento, il medico legale ha spiegato che sono riusciti a recuperare “frammenti dell’osso ioide, non perchè fratturato, ma perchè non ancora ossificato”. Sarà su questi frammenti, prelevati dal collo “completamente scheletrizzato”, che gli investigatori cercheranno di capire se Elisa sia morta per soffocamento qualora emergessero eventuali tracce di lesioni.
Per quanto riguarda gli organi interni, invece, non è stato effettuato alcun accertamento in quanto la salma, mummificata, era priva di ogni organo. Non sarà dunque possibile stabilire se ci fosse o meno la presenza di un feto. Inesistente anche il cuoio capelluto, sarà invece possibile analizzare la lunghezza dei capelli per evidenziare “eventuali irregolarità”. All’esame autoptico erano presenti anche i consulenti nominati dalle parti: Luigi Mastrangelo per la famiglia Claps e Rocco Maglietta per la famiglia di Danilo Restivo che, ad oggi, rimane l’unico sospettato per l’omicidio della ragazza. L’esame dell’equipe di Bari si è svolto alla presenza del pm della Procura di Salerno titolare delle indagini, Rosa Volpe. Per motivi tecnici, essendo scaduti i termini delle indagini prima del ritrovamento dei resti, l’ inchiesta è stata avvocata in questi giorni dal procuratore generale di Salerno, Lucio Di Pietro, con un atto compiuto d’intesa con il procuratore di Salerno, Franco Roberti. I risultati dell’autopsia saranno consegnati entro 20-25 giorni alla Procura campana. “Dall’autopsia – ha detto il consulente della famiglia Claps – potremo capire su cosa possiamo lavorare. Ora – ha proseguito – abbiamo la possibilità di fare un’analisi più approfondita e dire con certezza qualcosa di più concreto rispetto a quelle che ora sono ipotesi. Ovviamente – ha concluso Mastrangelo – c’è anche la possibilità di non trovare nulla, non possiamo inventarci le cose”.
Fam/Cro
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