Potenza, 6 lug. (Apcom) – “Quei locali sono a disposizione di tutte le attività parrocchiali e di certo non li si utilizza per appartarsi. Tuttavia è imbarazzante considerando la vicinanza ad un luogo sacro”. Così Rocco Galasso, presidente del centro culturale “Newman” – l’associazione che si incontrava nei locali attigui alla chiesa Santissima Trinità di Potenza nel cui sottotetto è stato ritrovato il cadavere di Elisa Claps – commenta la notizia della scoperta del Dna appartenente a due uomini, che i periti nominati dalla Procura di Salerno hanno estratto da tracce di sperma rinvenute sul materasso ritrovato nel sottotetto e su uno strofinaccio sequestrato in una delle stanze che la chiesa metteva a disposizione delle associazioni.
“Quei locali – ha detto Galasso riferendosi al salone e alla biblioteca – erano luoghi di passaggio frequentati non solo dai ragazzi del centro Newman ma anche dall’Azione cattolica, dal gruppo degli adulti e dalle altre associazioni parrocchiali. Non si tratta di prendere le distanze dalla struttura – ha aggiunto – ma è necessario precisare che non era frequentata esclusivamente dal centro Newman e se qualcuno ha utilizzato quei locali per altri scopi – ha chiarito – noi non ne siamo a conoscenza”. Galasso ha poi auspicato che si possa arrivare presto alla verità. “Si facciano tutte le indagini e si cerchi di arrivare alla soluzione – ha concluso – la più completa e la più rapida possibile”.
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