Bruxelles, 12 nov. (Apcom) – L’Italia riuscirà a centrare l’obiettivo di riduzione di emissioni nocive fissato nel protocollo di Kyoto se però applicherà tutte le misure aggiuntive previste dal governo di Roma. E’ quanto emerso dalle proiezioni di un rapporto
dell’Agenzia europea per l’Ambiente di Copenaghen (Aea),
presentate alla stampa oggi a Bruxelles dal commissario
all’Ambiente Stavros Dimas. Secondo il documento, i 15 Stati membri di cui era composta
l’Ue quando si impegnò per i tagli di emissioni previsti dal
Protocollo di Kyoto riusciranno a oltrepassare l’obiettivo
di una
riduzione dell’8% rispetto al 1990, da calcolarsi come media
annuale del periodo 2008-2012. Cinque di questi 15 Stati membri
(Francia, Germania, Grecia, Svezia e Regno Unito) hanno già
ridotto le emissioni a un livello inferiore a quello dei propri
obiettivi nazionali. Anche l’Italia (obiettivo -6,5%) dovrebbe
farcela, a condizione però di utilizzare tutte le ‘misure
aggiuntive’ già annunciate dal governo. Solo per l’Austria, allo
stato attuale, l’obiettivo risulta ancora troppo lontano. Nel
complesso, secondo le proiezioni, l’Ue a 27 dovrebbe registrare
una riduzione delle emissioni di oltre il 13% ben oltre
l’obiettivo e con un buon margine di sicurezza rispetto a
imprevisti ed errori di previsioni.
Nel 2007 le emissioni di gas serra dell’Ue a 15 erano inferiori
del 5% rispetto al livello del 1990, a fronte di una crescita
economica del 44% nello stesso periodo. Per l’Ue a 27 le
emissioni sono calate del 12,5% tra il 1990 e il 2007. L’Agenzia
europea dell’ambiente stima che nel 2008 le emissioni prodotte
dall’Ue a 15 si sono ridotte ulteriormente, attestandosi a -6,2%
rispetto al 1990, mentre per l’Ue a 27 si stima una riduzione del
13,6%.
Loc
121813 nov 09
MAZ
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