Cocquio Trevisago celebra la Festa del Dono: un giorno di solidarietà e allegria

La Festa del Dono rappresenta una straordinaria occasione per rafforzare i legami comunitari e dimostrare quanto la generosità e la condivisione possano fare la differenza nella vita di chi ha bisogno (foto d’archivio)

COCQUIO TREVISAGO – Lunedì 6 gennaio 2025, la comunità di Cocquio Trevisago si prepara a celebrare la Festa del Dono, un evento annuale che promuove la solidarietà e la condivisione, coinvolgendo residenti di tutte le età in una giornata di festa e generosità.

Il programma della giornata si aprirà alle 11:00 presso la Chiesa di Sant’Andrea, con una Santa Messa alla quale parteciperanno anche gli amici dell’Istituto Sacra Famiglia. Durante l’Offertorio, saranno portati all’altare doni simbolici, tra cui materiale didattico e articoli per l’igiene personale, che verranno poi destinati ai ragazzi dell’Istituto, in un gesto concreto di solidarietà.

Nel pomeriggio, alle 14:00, prenderà il via la tradizionale Befana del Dono, che partirà dall’Oratorio di Sant’Andrea a bordo di un carro allegorico. Accompagnata da bambini e adulti, la Befana percorrerà le vie del paese, invitando i cittadini a contribuire con ulteriori donazioni di materiale didattico e igienico. Questi doni si aggiungeranno a quelli raccolti durante la Messa, creando un momento di grande partecipazione collettiva.

All’arrivo all’Istituto Sacra Famiglia, previsto per le 15:00, il Corpo Musicale di Gavirate offrirà un piccolo concerto, arricchendo l’atmosfera di gioia e allegria. Sarà un’occasione per condividere sorrisi e canti con gli ospiti della struttura, in un clima di festa che coinvolgerà tutti i partecipanti. In caso di maltempo, l’evento si terrà direttamente presso l’Istituto Sacra Famiglia, a partire dalle 14:30.

Il sindaco Danilo Centrella ha invitato tutta la cittadinanza a partecipare numerosi a questa giornata di solidarietà, sottolineando come la tradizione della Befana a Cocquio Trevisago sia un momento speciale che si celebra “sia di notte che di giorno”, portando un sorriso e un segno di speranza a tutti.