VARESE Non ci si può più fidare nemmeno delle colombe pasquali. Uno si rivolge alla pasticceria di fiducia, sicuro di ottenere un prodotto di qualità (e, soprattutto, garantito); e invece si ritrova ad aver acquistato un dolce realizzato da chissà chi e chissà dove.
Ma i nuclei anti sofisticazione dei carabinieri vigilano. Così, poco prima della Pasqua da poco passata, sono entrati in azioni. La notizia è stata diffusa soltanto ora, ma in realtà il blitz risale allo scorso 19 aprile.
Nel corso di normali controlli, i Nas hanno denunciato il titolare di una pasticceria piuttosto nota e situata in centro a Varese. La persona finita nei guai è ritenuta responsabile di tentata frode in commercio. Infatti aveva posto in vendita le colombe spacciandole come di produzione propria. In realtà, provenivano da un altro laboratorio dolciario. Al termine delle verifiche, i carabinieri hanno sequestrato 41 confezioni di colombe pasquali giudicate “fuorilegge” del valore complessivo di 1500 euro circa.
A inizio aprile (il 5, per la precisione) i Nas hanno denunciato anche un’altra titolare di una pasticceria, stavolta situata a Cantello. Secondo i carabinieri, la donna è responsabile del reato di detenzione di alimenti da forno in cattivo stato di conservazione. Dai controlli dei militari è emerso che i prodotti erano stati sottoposti a trattamenti termici non idonei. Alcuni risultavano anche aver oltrepassato la data di scadenza.
Anche in questo caso, i Nas hanno dovuto procedere a un sequestro. Nel dettaglio, sono stati portati via 20 chili di prodotti dolciari per un valore di circa 500 euro.
e.marletta
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