Per circa un anno ha picchiato e minacciato, un disabile di 55 anni di Saronno, che lo stava ospitando contro la sua volontà nel suo alloggio, ma di proprietà dell’Aler. Lo ha anche segregato in casa, impedendogli, in diverse occasioni, di uscire. Un inferno al quale hanno posto fine i carabinieri della Compagnia di Saronno, coordinati dal Capitano . Il suo aguzzino, un uomo di 39 anni, dovrà rispondere di maltrattamenti in famiglia, lesioni plurime aggravate e minacce.
I fatti che lo hanno incastrato risalgono al mese di ottobre, quando il disabile si è presentato in ospedale a Saronno dicendo di essere stato investito da una macchina. In realtà dietro le lesioni guaribili in oltre quaranta giorni c’era una storia completamente diversa. Una vicenda di violenze, intimidazioni e maltrattamenti. Secondo la ricostruzione investigativa lo scorso 21 ottobre la vittima si era presentata in ospedale a Saronno gravemente ferita. L’uomo è stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico per sanare la frattura scomposta di perone e tibia della gamba sinistra e quelle delle costole.
Il racconto dell’incidente, però, faceva acqua da tutte le parti. Così, incalzato dalla sorella, ha raccontato di essere stato picchiato selvaggiamente il giorno prima dall’inquilino abusivo che da circa un anno con la forza gli aveva occupato l’appartamento. I carabinieri hanno subito compiuto tutti gli accertamenti per fare chiarezza sulla vicenda: una volta stabilito che non si erano verificati incidenti, la testimonianza del disabile è stata ritenuta molto credibile.
Il giorno prima l’aggressore lo avrebbe colpito alla gamba con una barra metallica procurandogli la frattura scomposta dell’arto. Sarebbe stato anche ferito alla schiena con un coltello a scatto. Lo ha lasciato a terra agonizzante. Poi la mattina successiva del 21, notando che la situazione era grave, lo ha accompagnato in ospedale minacciandolo, però, che lo avrebbe ucciso se avesse raccontato la verità. Al pronto soccorso ha fornito la versione del finto investimento per non incorrere nelle ire del suo coinquilino. L’uomo, secondo le testimonianze, dopo essere stato buttato fuori di casa dai familiari si era fatto ospitare con la forza dal disabile in un alloggio di Aler. Ma è stata una convivenza terribile, un inferno forzato per l’uomo di 55 anni che avrebbe subito intimidazioni e umiliazioni reiterate.
L’aggressore è stato arrestato e su disposizione della Procura di Busto Arsizio è stato trasferito, in attesa del processo, al carcere di Busto.