Colpi in Svizzera e anche in Austria. Scatta l’arresto per due bustesi

I due uomini, di 43 e 49 anni, sono accusati della tentata rapina a Molinazzo e di altre a Novazzano e Innsbruck

In manette i due “rapinatori del Confine”. La coppia di malviventi è accusata del tentato colpo a Molinazzo, in Ticino, ma anche di altre rapine fra Svizzera e Austria. Fondamentale la collaborazione fra polizie.

La polizia li chiama “rapinatori seriali”, e il motivo sta nei diversi colpi tentati e portati a segno, secondo le indagini, fra la Svizzera e l’Austria. In manette sono finiti due bustesi di 43 e di 49 anni, accusati della tentata rapina a mano armata dello scorso 5 dicembre 2016, ai danni dell’istituto di credito “Raffeisen” di Molinazzo di Monteggio (Svizzera), da cui è nata la polemica legata alla chiusura delle frontiere da parte delle autorità elvetiche.

I malviventi individuati sono anche sospettati di aver messo a segno due ulteriori rapine a mano armata: il 20 dicembre 2016 a Novazzano (Svizzera) ai danni di un distributore di carburante “Piccadilly” che ha fruttato loro la somma di circa 8mila euro e lo scorso 11 gennaio, questa volta in territorio austriaco, ai danni di un istituto di credito di Innsbruck, intascandosi 30 mila euro. L’immediata capillare attività di indagine compiuta dagli uomini della polizia giudiziaria del settore Polizia di Frontiera di Luino ha permesso, già poche ore dopo il primo colpo, di ritrovare l’autovettura utilizzata per la rapina e di individuare ed identificare gli autori.

Il proficuo scambio di informazioni tra gli investigatori luinesi, la squadra mobile di Bolzano e la polizia austriaca ha consentito di stabilire che si trattasse ancora una volta degli stessi soggetti. Gli investigatori hanno dato il via alle intercettazioni mentre a carico dei due è stato spiccato un mandato di cattura internazionale.

Grazie alla collaborazione internazionale tra le forze di polizia in campo, i due rapinatori sono stati tracciati: dopo essere passati dalla Germania, con l’intento di rientrare in Italia, sono stati arrestati in Francia dalla locale gendarmeria.

Al fine di assicurare i due malviventi alla giustizia è stato emesso da parte dell’autorità giudiziaria italiana (Gip di Varese Dott. Chionna su richiesta della locale procura), un ulteriore mandato di arresto europeo nonché ordinanze coercitive di custodia cautelare a carico dei due presunti rapinatori che dovranno rispondere per i reati predatori commessi all’interno del territorio nazionale finalizzati a compiere le rapine all’estero e che attualmente, dopo l’estradizione, sono detenuti in Austria.

In Italia la coppia avrebbe infatti rubato i mezzi utilizzati per mettere a segno le rapine.