Dipendente in nero accoltella un cliente: chiuso il kebabbaro di Besozzo. Il locale si è visto sospendere la licenza commerciale per ordine del questore di Varese. Il grave fatto contestato risale allo scorso 11 ottobre. In quella data furono i carabinieri ad intervenire in serata a causa di un episodio piuttosto violento che ha visto protagonista un dipendente del locale che prepara kebab d’asporto e un cliente. Tra i due è scoppiata una violenta lite, stando a quanto accertato dagli inquirenti.
I motivi restano al momento sfuggenti; si parla in ogni caso di ragioni futili. A quanto pare i due coinvolti già si conoscevano tra loro, già avevano discusso senza però mai arrivare alle mani. Insomma un’antipatia consolidata e reciproca che quella sera s’è accesa sfociando in un diverbio violento. Tra i due sono volati insulti, minacce, spintoni e strattoni. Sino a quando, sempre secondo quanto accertato dagli inquirenti, il dipendente non ha afferrato un coltello sferrando un fendente contro il rivale e ferendolo,
per fortuna in modo non grave.
Un gesto spontaneo, non premeditato, nato dall’ira. Il dipendente si è ritrovato a portata di mano uno dei coltelli utilizzati in cucina e non ci ha visto più scagliandosi contro il rivale con furia. Quando i carabinieri sono arrivati il dipendente era sul posto: da subito si è chiarito chi avesse colpito chi. L’uomo è stato deferito all’autorità giudiziaria per lesioni. Ma i militari, a quel punto, sono andati a fondo della faccenda. Controllando tutte le credenziali del lavoratore. E scoprendo che l’uomo era sprovvisto di un regolare contratto lavorativo. Insomma nessun contributo versato, nessuna tutela sotto il profilo pensionistico, nulla. Era tutto in nero.
A questo punto dall’accoltellamento sono partiti tre diversi piani di intervento. Il primo, quello dei carabinieri, che hanno bloccato l’accoltellatore. Il secondo: il contesto lavorativo sommerso entro il quale il dipendente operava è stato ovviamente segnalato all’ispettorato del lavoro che agirà di conseguenza. Ci saranno ovviamente ripercussioni anche per il titolare del locale. Il terzo, quello strettamente collegato all’ordine pubblico che vede in campo la questura e, in particolare, la Divisione Polizia Amministrativa e Sociale della polizia di Stato varesina.
Il questore ha così chiuso il kebabbaro per 15 giorni «Il provvedimento è finalizzato ad impedire che l’esercizio pubblico possa continuare a costituire un pericolo per l’ordine pubblico e la sicurezza dei cittadini», si legge nella nota inviata dall’ufficio di gabinetto della questura di Varese.