SESTO CALENDE L’ennesimo sequestro parrebbe togliere ogni dubbio: l’aria lacustre sembrerebbe favorire la coltivazione in proprio di marijuana. Il fatto spiegherebbe l’esito dell’ultima operazione del nucleo operativo radiomobile dei carabinieri di Gallarate in quel di Sesto Calende.
Cinquanta piante di marijuana di ottima qualità sono finite sotto sequestro, mentre il ventottenne sestese dallo speciale pollice verde che le cresceva con cura è stato arrestato per coltivazione e detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio. L’operazione
è stata portata a termine poco dopo la mezzanotte di ieri. Una pattuglia dei carabinieri impegnata in un servizio di controllo del territorio ha notato una macchina ferma sul Sempione a Sesto Calende. All’interno dell’auto c’erano due persone. Una di queste era il ventottenne sestese già noto alle forze dell’ordine per questioni di spaccio.
L’altro era un coetaneo del ragazzo che ha ammesso di aver appena comprato marijuana dal primo e finendo segnalato alla prefettura come assuntore abituale di droga. Entrambi i ragazzi hanno mostrato segni di nervosismo alla vista dei carabinieri che, perquisendoli, hanno trovato addosso al sestese poi arrestato venti grammi di marijuana contenuti in un sacchetto di cellophane e certamente non attestabili nell’ambito “dell’uso personale”.
A questo punto è scattata la perquisizione a casa del ventottenne già additato dal coetaneo come pusher e qui i militari hanno trovato il suo personale «giardino delle meraviglie». Cinquanta piante di cannabis accudite e vezzeggiate; il grado di crescita variabile quasi da vaso a vaso. Le piante più grandi (una trentina di centimetri circa) erano state invasate e disposte sul balcone dell’abitazione del giovane per garantire loro i raggi del sole appena spuntati. Le altre erano interrate in bicchieri di plastica; alcune con già qualche ramo tenerissimo, altre proprio appena spuntate. La piantumazione della marijuana pare scatti in aprile (con raccolto a piena maturazione a fine settembre) e il giovane aveva seguito diverse tempistiche: stando alle analisi effettuate dagli inquirenti la “maria” coltivata dal ragazzo parrebbe di ottima qualità con un’altissima concentrazione di principio attivo. La piante più giovani erano disposte nell’appartamento del ventottenne che, con un impiego da operaio, viveva solo.
Una volta raccolte le foglie fresche il ragazzo essiccava la droga, che in alcuni casi veniva addirittura pressata e trasformata in panetti simili a quelli dell’hashish, la confezionava e la vendeva. Gli introiti veniva investiti nell’acquista di altra droga per uso personale. Il mercato del sestese contava clienti, ragazzi giovani e giovanissimi in alcuni casi minorenni, tra Sesto e Angera. E proprio ad Angera sabato scorso i militari di Sesto avevano sequestrato una serra fai da te con 5 piante di marijuana denunciando 3 ragazzi per coltivazione detenzione: tutti tra i 18 e i 24 anni.
b.melazzini
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