LONATE POZZOLO – Ieri pomeriggio, venerdì 7 giugno, il Centro anziani di via Cavour ha ospitato un incontro dedicato alla prevenzione delle truffe, un fenomeno purtroppo in crescita, che colpisce spesso le fasce più vulnerabili della popolazione, come gli anziani.
L’iniziativa ha visto la partecipazione di figure di rilievo della comunità locale, tra cui il luogotenente Giovanni Squillace, comandante della Stazione Carabinieri di Lonate Pozzolo, appartenente alla Compagnia di Busto Arsizio, e l’assessore all’edilizia e ambiente del Comune di Lonate Pozzolo, Mario Volontè. Presenti anche i consiglieri di maggioranza Elisa Guaitoli e Armando Mantovani e Mario Sansò, presidente della sezione locale dell’Associazione nazionale carabinieri.
L’evento, che ha richiamato una quarantina di anziani, ha avuto come obiettivo principale quello di informare e sensibilizzare i partecipanti sui rischi delle truffe, fornendo loro gli strumenti per difendersi da questi pericoli. Durante l’incontro sono stati illustrati vari accorgimenti e precauzioni che possono rivelarsi cruciali per evitare di cadere nelle trappole dei truffatori.
Tra questi, le tre regole di prevenzione più importanti sono:
- 1. Non aprire la porta a sconosciuti
- 2. Non fornire informazioni personali o finanziarie al telefono
- 3. Diffidare di chiunque si presenti senza un chiaro e comprovato motivo.
Condivisione delle esperienze personali:
Un momento significativo dell’incontro è stato quando alcuni anziani hanno condiviso le loro esperienze personali, raccontando di tentativi di truffa subiti e chiedendo consigli su come evitare di cadere nuovamente nel mirino dei malintenzionati. Questi racconti hanno reso evidente quanto sia diffuso il problema e quanto sia necessaria una maggiore consapevolezza per contrastarlo efficacemente. Al termine della discussione, è stato distribuito un vademecum realizzato dalla Prefettura di Varese, che fornisce una guida pratica su come riconoscere e prevenire le truffe.
La tecnica di truffa più diffusa di cui diffidare:
Tra le truffe più frequenti ai danni degli anziani, è emerso il metodo del finto tecnico comunale. Questo truffatore si presenta a casa della vittima dichiarando di dover effettuare un controllo sulla rete idrica, spesso menzionando il rischio di contaminazione o addirittura di esplosione delle tubature. Utilizzando una tecnica subdola, il truffatore convince l’anziano a mettere i propri gioielli e oggetti di valore in frigorifero, apparentemente per proteggerli. Mentre la vittima è distratta, il malvivente approfitta per rubare i beni e poi si dilegua. In alcuni casi, i truffatori hanno persino usato spray al peperoncino per convincere le loro vittime della gravità della situazione e facilitare così la messa in atto del loro piano.
Conclusioni
Questi incontri, come quello svoltosi al Centro anziani di via Cavour, sono fondamentali per creare una rete di protezione attorno agli anziani, informandoli e preparandoli a riconoscere e sventare possibili tentativi di truffa. La partecipazione attiva delle forze dell’ordine e delle istituzioni locali dimostra l’importanza di un impegno congiunto nella lotta contro questi crimini, che non solo danneggiano economicamente le vittime, ma ne compromettono anche la fiducia nel prossimo e nella propria sicurezza.