Con il termine inglese “FAD Diets”, vengono indentificate quelle che noi chiameremmo “diete del momento” o “diete di moda”; è un termine che racchiude tutti quei protocolli dietetici che godono o hanno goduto di un clamoroso, ma temporaneo, successo nella popolazione generale.
Quasi ogni giorno, nel mondo della nutrizione, nascono nuovi modelli dietetici che millantano risultati miracolosi, e questo è il problema maggiore dell’ambiente nutrizionale. Ognuno di noi può svegliarsi una mattina e stilare la sua dieta personale, cercando così di sfondare e diventare famoso in un ambiente tanto inflazionato come quello della perdita di peso. Queste diete hanno successo, purtroppo, perché sono “vendute” bene e promettono quello che la maggior parte dei soggetti vorrebbe ottenere, senza troppi sacrifici e con poca fatica: perdere peso velocemente.
Ricordiamoci, però, che una perdita di peso troppo veloce induce sostanzialmente modificazione della massa magra e non del grasso corporeo, andando a ridurre la percentuale di acqua e di proteine muscolari. Quando poi la ritualità della dieta vi avrà stancato, in quanto impossibile da adottare come stile di vita, si recupereranno i chili persi – e magari anche qualcosa di più- e si accumulerà altra massa, sia magra che grassa; il risultato? Un peso superiore a quello di partenza con una ricomposizione corporea a favore della massa grassa.
Questi protocolli hanno alcune caratteristiche che li accomunano e che possiamo utilizzare per identificarli e starne lontani:
- Promettono risultati veloci, in pochissimo tempo ed eclatanti.
- Le raccomandazioni o le linee guida che riportano sono estrapolate sulla base di singoli studi scientifici o esperienze di singoli soggetti.
- Mancanodi evidenze scientifiche solide.
- Stilano liste di cibi buoni e cattivi, da promuovere o da eliminare dal nostro consumo giornaliero.
- Eliminano gruppi interi di alimenti.
- Promuovono l’acquisto di prodotti sostitutivi o di integratori.
- Includono elementi rituali come “ogni giorno alla tal ora bere succo di melograno” o “dopo un certo orario non assumere più alimenti appartenenti al gruppo X”.
Anche dal nome di tali diete possiamo iniziare a intuire che si tratta di una bufala e drizzare le antenne. Fanno parte delle FAD diets:
- Le diete “monocibo”: dieta della mela, del ghiaccio, del limone…
- Le diete del sig. Tal dei tali: Atkins, Dukan, Lemme e così via…
- Le diete delle combinazioni alimentari: si può mangiare il riso solo con le zucchine e il tonno.
- Le diete con integratori e pasti sostitutivi, con il marchio della casa produttrice: Herbalife, fitvia ecc.
- Le diete “qualcosa”: del gruppo sanguigno, paleo, dissociata…
Sostanzialmente tutto ciò che segue il termine “dieta” che non sia “mediterranea” (con le varie declinazioni: onnivora, vegetariana e vegana), deve essere letto con occhio estremamente critico.
Non dico che non vi farebbero perdere peso; sicuramente ciascuna di queste proposte può farvi ridurre il peso in eccesso, ma come abbiamo spiegato prima, si va a ridurre non la massa grassa ma quella magra e una volta abbandonato il periodo di restrizione intensa, si riprende tutto e con gli interessi, innescando così quello che viene definito “effetto yo-yo”.
Quello che vi consiglio è di evitare totalmente il “fai-da-te”. Non ci si pensa, si seguono queste diete un po’ alla leggera, alla fine “che male possono fare?” In realtà, i danni sulla salute e sul metabolismo, alla lunga possono essere davvero importanti: disidratazione, disbiosi intestinale, stress e affaticamento, ma anche sviluppo di comportamenti alimentari irregolari che possono influenzare il nostro rapporto con il cibo.
Lo so che non è la via più facile, né quella più veloce, ma affrontare un percorso nutrizionale seguito da un professionista che vi cuce addosso il piano nutrizionale come se fosse un vestito è l’unica strada possibile per smettere di essere costantemente a dieta.