Dopo che la decisione di aderire alla convenzione dei Comuni rivieraschi del lago di Varese era stata presa dalla giunta qualche tempo fa, anche il consiglio comunale di Comerio ha deliberato, all’unanimità, l’adesione del Comune all’associazione. Un sodalizio che ha come suo obiettivo quello di mettere in campo e condividere con gli altri paesi del lago, politiche coordinate finalizzate alla tutela del bacino varesino. Un lago che come noto ha tanti gravi problemi irrisolti da anni, tanto ben conosciuti quanto poco affrontati se non a livello accademico e teorico.
Il Comune di Comerio con questa decisione unanime del consiglio comunale si candida a fare la propria parte nel contesto dell’associazione pur non essendo un paese rivierasco, perché non bagnato direttamente dalle acque del bacino. «Comerio – sottolinea il sindaco – può orgogliosamente affermare di non essere un Comune inquinatore del lago di Varese perché lo sdoppiamento delle fognature e la separazione delle acque chiare da quelle scure è una realtà consolidata».
Il mancato sdoppiamento del sistema fognario è una delle principali fonti di inquinamento del bacino. Il fatto che Comerio non sia bagnata direttamente dalle acque del lago ma che si affacci sullo specchio d’acqua non rappresenta un problema; è la stessa associazione dei Comuni a spingere affinché il sodalizio a difesa del lago possa allargarsi, per essere più efficace.
«Siamo pronti a lavorare insieme con gli altri Comuni dell’associazione per trovare soluzioni praticabili e utili al risanamento del lago – spiega il primo cittadino – il concetto di area vasta che rappresenta il futuro per la gestione del nostro territorio si può e si deve applicare anche per la gestione del lago; solo lavorando insieme, nella stessa direzione, si possono trovare soluzioni».
È dall’inizio del suo mandato di sindaco, nel 2011, che Aimetti si occupa delle sorti e del futuro del lago di Varese, le cui condizioni può tenere direttamente sott’occhio avendo l’ufficio affacciato sullo specchio d’acqua. Una proposta partita dal sindaco comeriese un paio di anni fa e riguardante il coinvolgimento delle università varesine nel progettare soluzioni nuove a favore del risanamento del lago, potrebbe essere ripresa. Del resto, lo stesso Aimetti, è riuscito a portare al tavolo proprio la Liuc di Castellanza e l’Università dell’Insubria per decidere insieme con Whirlpool il futuro dello stabilimento comeriese, che verrà dismesso a marzo 2017 e anch’esso affacciato sul lago di Varese.