Commessa investita a Mendrisio I colleghi in marcia per protesta

MENDRISIO Una camminata per la sicurezza ricordando Mariangela Parisi, la donna di 43 anni di Venegono Superiore investita martedì sera all’uscita dal negozio dove lavorava. I dipendenti del Fox Town di Mendrisio, dove Mariangela lavorava come commessa in un negozio di scarpe, non vogliono che la tragica e prematura morte della giovane collega passi inosservata.Per questo, a una settimana dall’incidente, martedì mattina si ritroveranno davanti alla stazione di Mendrisio raggiungendo poi a piedi il grande centro commerciale in una marcia di protesta per la sicurezza dei lavoratori, molti dei quali varesini, che operano nel noto centro commerciale ticinese.

Il breve corteo, organizzato dai sindacati svizzeri, è un piccolo ma significativo segnale che i lavoratori intendono lanciare alle istituzioni locali sollecitandole a intervenire al più presto per mettere in sicurezza un tratto di strada pericoloso. Stiamo parlando di un tragitto obbligato per tanti dipendenti del centro commerciale che, non potendo parcheggiare nell’area riservata ai clienti, sono costretti a raggiungere a piedi un altro parcheggio distante diverse centinaia di metri. Per arrivarci i dipendenti devono attraversare un tratto di strada per niente illuminato dove le auto sfrecciano a velocità piuttosto sostenuta. Sì perché Mary deve essere l’ultima vittima di questa situazione e il suo sacrificio non deve essere inutile passando semplicemente come una drammatica fatalità.

Il tragico destino di Mariangela arriva al termine di una serie di avvisaglie, visto che in passato già altre persone sono rimaste gravemente ferite su quel tratto di asfalto in circostanze molto simili. Per questo ora i lavoratori, anche sull’onda emotiva della tragicità del momento, dicono basta e  chiedono più sicurezza. Perché non si debba più piangere la morte di qualcuno che avrebbe dovuto fare ritorno a casa dopo una dura giornata di lavoro. «In mattinata –

spiega un commesso di un negozio del Fox Town – è venuto un rappresentante dei sindacati per informarci della camminata di martedì mattina. Credo che sia proprio un bel gesto. E’ una pregevole iniziativa per ricordare Mary e la sicurezza». Da queste parti, infatti, non mancano le preoccupazioni: «Purtroppo – spiega una commessa – qui non possiamo parcheggiare e così ogni giorno dobbiamo percorrere questa strada pericolosa. Se parcheggiamo altrove rischiamo di essere multati e così non ci resta che posteggiare in quel parcheggio riservato che si trova a circa ottocento metri dal centro commerciale». Le loro parole hanno fatto eco a quelle pronunciate solo poche ore prima dalla sorella di Mariangela che accusava le condizioni di pericolo della strada chiedendo che si facesse chiarezza sulle cause di una morte troppo dolorosa e prematura.

b.melazzini

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