Sulla composizione degli organi interni l’Automobile club di Milano ha rispettato le regole. L’ok è arrivatyo direttamente dal Consiglio di Stato e il presidente Carlo Valli, da corso Venezia, commenta così in un comunicato stampa diffuso nel pomeriggio di ieri:
del decreto legge numero 78 del 2010′, alle Federazione ACI. In sostanza, il Consiglio di Stato ha confermato che gli organi dell’ACI non fanno parte di quegli organismi soggetti, per legge, dal 2010, alla riduzione del numero dei consiglieri, tema che era stato, tempo fa, al centro di polemiche. “Alla luce degli ordini del giorno approvati dal governo – si legge nel dispositivo del Consiglio di Stato – , della mancata inclusione dell’ACI nell’elenco ISTAT degli enti inseriti nel conto consolidato della pubblica amministrazione, della natura associativa assolutamente peculiare dell’ente, della sua base federativa, dell’ estrema difficoltà, nel caso di specie, per la varietà delle procedure elettorali coinvolte nella formazione dell’organo, di operare le citate riduzioni quantitative automatiche senza incidere sulla generale rappresentatività dell’organo di amministrazione quale delineata dallo statuto in assenza di specifiche indicazioni normative che salvaguardino gli interessi in giuoco delineandone un nuovo equilibrio, si deve ritenere in definitiva – conclude il Consiglio di Stato – che l’art. 6 comma 5 non sia applicabile all’ACI”.
s.arosio
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