Lo ha detto Roberto Colombo subito dopo la partita con il Fanfulla: «Non deve passare il messaggio che possiamo rilassarci», perché poi finisce che ci si rilassa davvero, prosecuzione della frase sottintesa.
Il weekend biancoblù porta una ventata di ottimismo, anche se si è vinto contro l’ultima in classifica. I tigrotti di mister Roberto Bonazzi hanno avuto un approccio più che positivo alla gara, al di là di ciò che si è detto ufficialmente uno di quelli che non si vedevano da tempo.
Tutti uniti, tutti con piglio fino al contropiede e al palo ospite che ha fatto tremare le gambe dei più giovani e caricare le spalle dei più esperti. È proprio in quel momento che si è vista la linea sottile che divide il giocatore d’esperienza da quello più acerbo con Ferraro, Colombo e Santana a trainare il gruppo che, al di là di qualche sofferenza difensiva di troppo, è andato via via migliorando.
La partita era ancora sullo 0-0, poteva succedere di tutto, ma è successo quanto di più semplice potesse accadere con la rete di Santic figlia di uno sforzo globale e con quella di Disabato che mette il fiocco alla giocata personale di Gherardi.
Normale? Per una squadra in forma sì, quando si sente dire che gli episodi nel calcio decidono le partite ci si riferisce anche a questo, se sei positivo e propositivo sicuramente tutto gira meglio. “Prendiamo il risultato” hanno dichiarato a fine gara allenatore e giocatori, perché a due mesi di distanza dalla fine dei giochi è esattamente quello che serve, perché domenica c’è lo scontro diretto con la Pergolettese e arrivarci con quasi 60 giorni di astinenza dalla vittoria non è propriamente il massimo della vita. «Servirà per farci capire a che punto siamo», ha dichiarato il tecnico, e per capire dove davvero si può andare, aggiungeremmo noi.
Il mal di trasferta è cosa nota, adesso bisogna davvero dimostrare di essere pronti, di essere gruppo, di essere uniti. E di riportare la Pro Patria là dove le compete.