«Proveremo a vincere. Da ora in poi il nostro obiettivo sarà sempre quello, in ogni partita. Se poi non ci riusciremo, almeno ci avremo provato». Alessio Pala ne è perfettamente consapevole: non è più tempo di fare calcoli. Quando hai l’acqua alla gola, non puoi perdere secondi preziosi in ragionamenti: ti affidi all’istinto di sopravvivenza.
È la situazione in cui si trova ora la Pro Patria, ultima, anzi ultimissima con 2 punti in classifica, a meno 13 dall’AlbinoLeffe penultimo. Oggi i tigrotti scendono in campo a Pordenone per la 22^ giornata (fischio d’inizio alle 15). Un’altra trasferta quasi impossibile, quella del “Bottecchia”: i ramarri (così sono soprannominati i giocatori del Pordenone) vincono da cinque partite consecutive, e da quattro non subiscono gol: una serie positiva che ha permesso alla squadra di mister Tedino di agguantare la seconda posizione in classifica,
a pari punti (37) con la FeralpiSalò. A rendere ancora più arduo il compito dei tigrotti ci si mettono anche gli infortuni, amaro leit motiv di questa stagione. Oggi infatti Pala non potrà disporre di Degeri, Capua (contrattura) e probabilmente anche di Sampietro, che nelle intenzioni del tecnico avrebbe dovuto giocare dall’inizio nel ruolo di playmaker davanti alla difesa (al posto appunto di Degeri) ma che ancora non è al 100%. Il dubbio sarà sciolto solo oggi: «Se Sampietro mi dice che ce la fa, gioca lui dall’inizio. Altrimenti in quella posizione metterò D’Alessandro» spiega Pala. A sensazione, si dovrebbe verificare proprio questa seconda situazione. In questo caso i biancoblù scenderanno in campo con l’ormai classico 4-3-1-2, con La Gorga tra i pali, la consolidata linea difensiva con Pisani, Zaro, Ferri e Possenti, D’Alessandro davanti alla difesa, con Coppola e Taino ai suoi lati, Santana dietro le due punte Pià e Vettraino (oppure il recuperato Marra). Ancora assente Mattia Montini: «Manca ormai dalla partita col Padova – ricorda Pala – È un po’ tanto, considerando che si tratta di un attaccante per noi fondamentale. Ci ha detto che tornerà martedì, già in condizione». Il problema è che già per tre volte la punta ciociara – che si sta curando a Cesenatico – aveva annunciato il ritorno in gruppo, ma i propositi non hanno trovato conferma nei fatti. La speranza è che la prossima sia la volta buona. Tornando alla formazione di oggi, Pala non esclude neppure la riproposizione del modulo 3-5-2: in questo caso Marra verrebbe impiegato come mezzala di centrocampo, con Santana e Pià di punta.
Al di là dei moduli e dei numeri, conterà come sempre l’atteggiamento: «Anche questa settimana ho visto i ragazzi lavorare con serietà – sottolinea il tecnico di Treviglio – Quello che posso garantire è che, da qui alla fine della stagione, io e il mio staff daremo sempre il mille per mille. Mi auguro che lo faccia anche la squadra, e devo dire che finora non mi posso certo lamentare dell’impegno».
Insomma, malgrado una situazione di classifica obiettivamente disperata, nessuno vuole gettare la spugna. Anzi. «Proveremo a vincere tutte le partite, non possiamo fare altro – insiste Pala – Oggi affronteremo comunque una squadra forte e in salute. Soprattutto in attacco, dove può contare su giocatori di grande livello. Dietro però qualcosa concedono, e noi dovremo cercare di approfittarne. Sono certo di una cosa: faremo una grande partita». I neroverdi friulani- privi dello squalificato terzino sinistro Martin – dovrebbero schierarsi con un 4-3-3 molto incisivo in avanti grazie al tridente formato da Filippini, Cattaneo e Strizzolo. All’andata i ramarri sbancarono 4-1 lo “Speroni” con una prova sontuosa, al cospetto però di una Pro Patria in totale disarmo (la débâcle costò la panchina ad Alessandro Oliva).
Oggi i tigrotti, pur con i loro limiti, sono indubbiamente più squadra, anche se servirà una prova ai limiti della perfezione per fare a risultato al “Bottecchia” contro una squadra lanciatissima e che raramente sbaglia partita contro le squadre di bassa classifica. «Dobbiamo stare alti, senza farci schiacciare in difesa» ammonisce Pala. Che poi getta uno sguardo sul futuro: «Adesso la Pro Patria ha un’anima e una società seria, che ancora paga colpe non sue (i 7 punti di penalizzazione per il calcioscommesse ndr). Si stanno costruendo delle basi solide per il prossimo campionato, che sia in Lega Pro o in D. Una cosa è certa: l’anno prossimo la Pro Patria ripartirà senza penalizzazioni, perché siamo sani e corretti».