Volano le merci a Malpensa, quelle super veloci che in ventiquattro, al massimo quarantotto ore, possono arrivare in ogni angolo del mondo: parola di Dhl Express, pronta a costruire il proprio polo logistico a Cargo City su una superficie di ben 46mila metri quadrati. L’investimento è di quelli memorabili, 90 milioni di euro, per il colosso mondiale nel trasporto espresso che sceglie Malpensa quale proprio hub di riferimento. «Per la prima volta l’hub avionico avrà anche una configurazione di distribuzione così da migliorare i tempi con cui serviamo il mercato», ha spiegato ieri in conferenza stampa a Milano, l’amministratore delegato di Dhl Express Italy Alberto Nobis.
Significa non solo aerei Dhl dedicati e magazzini eco sostenibili, ma anche un centro di distribuzione dentro quei 46mila metri quadrati dove prenderanno forma capannoni e uffici direzionali entro i primi sei mesi del 2018 nella nuova cargo city di Malpensa. Il momento è «epocale», ha dichiarato Nobis: «L’Italia è il futuro dei nostri prossimi venti anni. Saremo impegnati a dare il meglio perché senza di noi tante industrie non riuscirebbero a fare quello che fanno».
Moda, automotive, meccanica fine, merci sensibili con pezzi di ricambio e campionari viaggiano alla velocità della luce con il servizio espresso che Dhl riesce a garantire. E se per ora i movimenti aerei a Malpensa di Dhl sono 6 con voli diretti per Shanghai 3 volte alla settimana, l’intenzione è quella di puntare a voli diretti su Stati Uniti e Cina senza passare da Lipsia, Londra o Bruxelles, le basi principali di Dhl in Europa.
Ieri la firma dell’accordo con Sea che ribadisce la posizione strategica dello scalo della brughiera non solo per il +9,8% nel traffico merci totalizzato a gennaio 2016. «Non aspettiamo normative che ci facciano stare meglio», ha detto il presidente Sea Pietro Modiano con un chiaro riferimento all’atteso decreto Delrio con cui sarà disciplinata l’operatività di Linate e, di riflesso, quella di Malpensa.
L’accordo con Dhl consente sonni tranquilli a Sea: «Sviluppare il traffico cargo vuole dire sviluppare anche il traffico passeggeri, da qui la nostra scelta di puntare sull’infrastruttura di cargo city», ha evidenziato Giulio De Metrio, Chief Operating Officer di Sea, ricordando gli oltre 100 milioni di euro investiti tra il 2011 e il 2016 nel settore Cargo dal gestore aeroportuale. L’attualità affida all’aeroporto il compito di soddisfare anche la domanda di e-commerce che in Italia vale 15 miliardi di euro, ma si presume crescerà non solo per il + 17% già registrato nel 2014 e il +15% dell’anno scorso, ma anche perché è ancora ridotta rispetto a quella di altri Paesi.
«Siamo a un quinto di quella del Giappone, ad esempio», l’annotazione di De Metrio: «Ci sono fortissimi margini di crescita e questo cambia la movimentazione delle merci. Fino all’anno scorso il peso dei courier a Malpensa era del 10%, ma in pochi anni arriverà almeno al 30%. Dunque la cura di Malpensa sarà per i voli all cargo di lungo raggio ma anche per il segmento courier».
Una giornata «importantissima» quella di ieri, per l’ad Nobis che ha parlato di Sea quale «partner credibile e affidabile». Grande la soddisfazione dichiarata dal presidente Modiano: «La firma di oggi viene da lontano, frutto di un lungo lavoro. Per noi è come aver passato un esame, abbiamo dimostrato di saper lavorare bene, ci siamo messi alla prova e ora viene il futuro. Adesso comincia una bella storia». Nei prossimi cinque anni, Dhl investirà in Italia circa 350 milioni di euro per garantire un servizio sempre migliore e Malpensa ha un ruolo strategico in questa partita, nuovo hub in Italia e nel sud Europa per l’azienda di servizi che è arrivata anche a 250mila spedizioni in un giorno.