È stata confermata dalla terza Corte d’Appello la condanna a quattro anni e quattro mesi per una giovane di etnia Rom, arrestata due anni fa a Castellanza durante un furto in appartamento. Il verdetto, emesso ieri, mercoledì 23 ottobre, riconosce la colpevolezza della ragazza per rapina impropria, furto e lesioni, confermando la sentenza di primo grado del gup di Busto Arsizio.
Il furto avvenne nel dicembre 2022, quando la diciannovenne, insieme a una complice, fu sorpresa a svaligiare un appartamento nel centro di Castellanza. La refurtiva, principalmente gioielli, stava già nelle loro mani quando il proprietario dell’abitazione, un cittadino cinese allertato dal sistema di videosorveglianza, rientrò di corsa e si trovò faccia a faccia con una delle ladre. La giovane, nel tentativo di fuggire, lo colpì alla mano con il cacciavite utilizzato per scassinare la porta. Dopo una breve fuga, venne arrestata dai carabinieri accorsi sul posto.
In aula, la giovane si è difesa sostenendo di essere solo una ladra e di non aver avuto intenzione di ferire il proprietario. Tuttavia, i giudici hanno respinto la sua versione, ritenendo il gesto una rapina impropria che evidenzia la sua pericolosità sociale. Una volta scontata la pena, la donna, attualmente detenuta per altri reati nel carcere di Bologna, dovrà sottostare a due anni di libertà vigilata.
Nonostante la sua giovane età, l’imputata era già nota alle forze dell’ordine per precedenti episodi di furto in abitazione. Il caso di Castellanza ha però visto un’escalation violenta, culminata con il ferimento del proprietario e il tentativo di fuga, elementi che hanno aggravato la sua posizione in tribunale.