– I 200 dipendenti di Confartigianato Imprese Varese a lezione di LinkedIn, il social network più importante nel mondo del business e dell’economia.
I corsi tenuti da Alessandro Gini, esperto di LinkedIn e formatore che cura dal 2013 il progetto LinkedIn4business del quale è partner Magoot, sono iniziati ieri al Faberlab di Tradate e proseguiranno il 18 e 19 febbraio. A spiegare la scelta dell’associazione di categoria è il direttore generale Mauro Colombo: «Oggi LinkedIn è uno strumento importante per farsi conoscere nel mondo del business, per imparare a gestire una rete di contatti stimolante, per poter scambiare informazioni,
conoscenze ed esperienze e partecipare a gruppi di discussione che trattano temi e materie professionali».
Una strategia in linea con i tempi, per una delle più grandi Confartigianato a livello nazionale, con sei sedi territoriali in provincia di Varese e oltre 10 mila imprese associate. «LinkedIn non è solo una vetrina di professionalità – prosegue il direttore – ma una vera e propria piazza virtuale dove è possibile intrecciare rapporti significativi. È per questo che la nostra associazione ha deciso di stimolare i propri collaboratori ad aprire un proprio profilo e, attraverso la formazione, metterli in grado di utilizzare tutte le potenzialità di LinkedIn».
L’obiettivo è offrire alle imprese associate un’assistenza ancora più capillare su tutto il territorio. «Da sempre siamo attenti ai temi della comunicazione digitale e della condivisione del sapere sui network – sottolinea Colombo – Quindi non possiamo non approcciare questa piattaforma in modo professionale, augurandoci il suo miglior utilizzo a vantaggio delle nostre imprese, per cercare di intercettare sempre meglio ciò che serve loro».
Uno degli scopi di LinkedIn è quello di collegare i professionisti per aumentare produttività e successo. «Per un’associazione di categoria che vuole essere integrata nelle reti di business oggi – spiega Gini – essere su LinkedIn è una necessità. È lì che si incontrano ogni giorno più di 7 milioni di professionisti italiani».