Revocata l’ordinanza di pre bollitura dell’acqua potabile che esce dai rubinetti delle case dei casoratesi. Ieri la bella notizia.
Non è più indispensabile far bollire l’acqua prima di utilizzarla per scopi alimentari. Le ultime analisi effettuate dall’Asl hanno dato i risultati sperati: i valori sono tornati nella norma.
L’emergenza acqua può dirsi risolta. «I batteri presenti sono pari a zero, tutto è tornato alla normalità, per fortuna», sintetizza il sindaco che ha voluto vederci chiaro e andare a fondo della questione. Fino a pretendere un’ispezione del pozzo Valle, quello che dava sempre qualche valore sballato e parametri di potabilità
dell’acqua non del tutto conformi. Tutto regolare, invece, per gli altri pozzi e addirittura per il bacino idrico dove confluiscono le acque di tutti i serbatoi, compreso il pozzo Valle.
Infatti, è stato proprio in quel pozzo che è stata trovata la carcassa di un coniglio selvatico, ormai in putrefazione. Come sia finita lì dentro rimane un mistero, tanto che il primo cittadino si è rivolto ai carabinieri per sporgere denuncia contro ignoti. «La botola di accesso al pozzo si apre soltanto dall’interno ed è stata trovata semiaperta, con gli spinotti “spia” scomparsi. Qualcuno evidentemente è entrato nel pozzo Valle per aprire quella botola», ritiene il sindaco. Mentre i carabinieri indagheranno sull’animale nel pozzo, l’acqua di Casorate torna potabile e bevibile dopo mesi di emergenza nel corso dei quali gli abitanti hanno dovuto farla bollire prima di usarla per lavare frutta e verdura, pulirsi i denti o semplicemente bere. Al di là del “giallo” un tantino inquietante, perlomeno è stato risolto il dilemma e i parametri della qualità dell’acqua sono rientrati nella norma.