Consigliare i libri è un diritto, vietarli no

Sia io in qualità di consigliere comunale di Varese che l’associazione di cui faccio parte, Orizzonte Ideale, avevamo espresso solidarietà – e tutt’ora la confermiamo – al sindaco di Venezia Brugnaro per gli attacchi da lui subiti a fronte della decisione di ritirare dalle scuole tutti i libri che potevano restringere fortemente la libertà di educazione dei bambini in tema di identità sessuale. Leggo oggi con stupore la presa di posizione della Libreria del Corso di Varese e credo che sia un modo per farsi pubblicità

gratis: Brugnaro ha dichiarato di ritirare i libri per poterli valutare e infatti alcuni di essi, che non c’entrano con l’identità di genere, torneranno in alcune scuole e biblioteche. Che senso ha quindi la presa di posizione della Libreria del Corso?
A Varese sto lavorando per formulare ai miei colleghi dell’amministrazionecomunale una proposta simile a quella di Brugnaro, il fine è solo quello di non confondere i bambini sulla propria identità sessuale. Ben vengano libri che insegnano il rispetto per le diversità ma guai, e ribadisco, guai, mettere in discussione l’ identità sessuale di mamma e papà: unica famiglia naturale. Quando i bambini diventeranno grandi saranno maturi per farsi una loro idea, nel frattempo ci vuole rispetto della natura. Tutto il reso è violenza.