Contestazione e insulti, ora El General è furioso: si avvicina l’ultimo giorno di Scola

La sconfitta suicida contro Cremona lascia strascichi pesanti in casa Pallacanestro Varese. La curva chiede al proprietario di "vendere", il figlio Tomas in lacrime. L'ex campione sarebbe pronto a fare le valigie, aprendo scenari imprevedibili e potenzialmente drammatici

VARESE – “Luis Scola devi vendere, vattene“. Il coro divenuto famoso nel San Siro rossonero, indiavolato contro il proprietario italo-americano Gerry Cardinale, è diventato triste colonna sonora anche a Masnago. Una contestazione pesante da parte della curva biancorossa che ieri ha avuto il suo apice in occasione della sconfitta suicida contro Cremona, lasciando strascichi dall’esito imprevedibile.

Gli insulti vocali che hanno fatto seguito agli striscioni dai toni minacciosi dei mesi scorsi, hanno turbato e fatto imbestialire El General, specie dopo aver visto il figlio Tomas, alla prima apparizione nel roster varesino, lasciare il campo in lacrime.

A quanto emerge, l’ex campione argentino-iberico, si sarebbe davvero stancato di fare da bersaglio della rabbia del tifo più caldo e sarebbe pronto a fare le valigie, infilandoci dentro tutti gli sforzi compiuti per portare avanti il suo ambizioso progetto finalizzato a rilanciare la Pallacanestro Varese ai massimi livelli.

Al momento a poco servirebbero gli inviti provenienti dall’interno del club, dove sanno quanto lacerante sarebbe il suo addio. Soprattutto nel caso quell’eventualità sportiva che non si nomina dovesse diventare triste realtà, le conseguenze di tale scenario potrebbero trasformarsi in un incubo senza ritorno.