LEGGIUNO Conto alla rovescia per il nuovo ascensore dell’Eremo di Santa Caterina del Sasso. Il maxi intervento per rendere il celebre complesso monastico accessibile proprio a tutti, anziani e disabili compresi, è infatti giunto alla sua conclusione e la Provincia di Varese, che da oltre un ventennio investe sul totale recupero dell’Eremo, ha annunciato ieri l’attesa data di inaugurazione.
La prima “discesa attraverso la roccia”, che corona gli imponenti lavori iniziati nel 2006, si terrà
dunque il prossimo sabato 12 giugno, e chiuderà idealmente un blocco di interventi che proseguono da oltre vent’anni, come ha sottolineato con soddisfazione il vicepresidente della Provincia di Varese Gianfranco Bottini. «Per noi – ha spiegato – si tratta di un momento importantissimo perchè chiude di fatto la lunga serie di operazioni che la Provincia ha finanziato per decenni. Partendo dal consolidamento della parete rocciosa, passando per il recupero completo delle Cascine del Quiquio, l’acquisto delle ex proprietà Bassetti, la ristrutturazione della scalinata di accesso, il lavoro è proseguito fino alla realizzazione dell’ascensore, che da sabato prossimo sarà in funzione consentendo un aumento della potenzialità ricettiva e rendendo l’Eremo accessibile anche a disabili e anziani».
E’ già palpabile dunque l’attesa per le prime discese, che saranno precedute sabato da una presentazione in pompa magna: il punto di partenza sarà proprio il piazzale del Quiquio da dove l’ascensore, omologato per il trasporto di una dozzina di persone, scenderà nel tunnel di quasi 60 metri scavato nella roccia, e collegato a una seconda galleria di 45 metri che sfocia nella zona “degli orti”. La discesa in ascensore, gratuita per i portatori di handicap, costerà 50 centesimi, un “pedaggio” davvero irrisorio se si pensa che per la realizzazione dell’impianto sono stati investiti circa 3 milioni di euro. Soldi spesi bene comunque, perchè consentiranno di moltiplicare esponenzialmente i flussi turistici. «Per farlo – ha confermato Bottini – puntiamo anche sul nuovo servizio di collegamento via lago che sfrutterà, per ora in via sperimentale, il porticciolo di attracco. L’ascensore è infatti senza dubbio l’operazione più imponente, ma non bisogna dimenticare i lavori di recupero del punto di attracco, che permetterà di ricevere visitatori con maggiore costanza e organizzazione anche dal lago». «In previsione dell’aumento di flussi – ha concluso – abbiamo messo a punto anche un piano di sicurezza e controllo per regolamentare gli arrivi nei momenti più critici. Le gestione delle visite sarà gestita in parte dal personale della Provincia e in parte, soprattutto nei week end, con gli uomini delle sezioni Alpini di Luino e Varese con le quali abbiamo stretto una convenzione».
Chiuso il capitolo ascensore comunque, non diminuirà l’attenzione della Provincia per l’Eremo «Ci concentreremo ora – ha concluso Bottini – sul recupero delle ex proprietà Bassetti, sulle quali inizieremo a lavorare non appena ci sarà la disponibilità».
b.melazzini
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