Guerra dura ai padroncini e ai frontalieri. Nelle scorse ore la Polizia cantonale ticinese, quelle dei comuni di frontiera e le Guardie di confine svizzere, hanno eseguito una serie di controlli a tappeto sulle vetture provenienti dall’Italia, ed in particolare dal Varesotto e dal Comasco. Su 27 veicoli sono state riscontrate delle infrazioni, in particolare per ciò che riguarda la legge sul lavoro e le notifiche, a cui si devono attenere gli indipendenti e i distaccati.
Questo il bilancio dell’operazione, in grande stile, eseguita, a tutti i valichi di frontiera del Mendrisiotto, dalla Polizia ticinese con la collaborazione delle Polizie comunali di Stabio, Mendrisio e Chiasso, dalle Guardie di confine e dall’Ufficio cantonale della manodopera estera. «L’obiettivo dell’operazione era di verificare l’adempimento delle condizioni legate al mercato del lavoro, ovvero le cosiddette notifiche a cui si devono attenere gli indipendenti (padroncini) e i distaccati, oltre all’osservanza delle prescrizioni doganali. Le forze dell’ordine hanno controllato in modo approfondito 27 automezzi. Su tutti sono state riscontrate delle infrazioni. E il messaggio è chiaro: contro frontalieri e padroncini, e soprattutto per quest’ultimi, scatta la tolleranza zero. Con in controlli capillari annunciati nelle scorse settimane che si sono materializzati per la prima volta. E una rete che su 27 controlli ha riscontrato altrettante infrazioni.
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