COPIA DI Lega, la corda si spezza Tra i feriti anche Giorgetti

SESTO CALENDE La corda, quattrocento metri di lunghezza, si è rotta e i militanti di ambo le parti sono finiti a terra, battendo la schiena. I piemontesi sull’erba, i varesini sul cemento. Qualcuno ha iniziato a lamentare dolori, altri sono stati soccorsi dalle ambulanze presenti sul posto, altri ancora si sono rialzati senza alcun problema. Non si segnalano feriti gravi ma le escoriazioni non sono mancate, tanto che sarebbero una trentina le persone medicate.
Grande confusione nel bel mezzo dell’abbraccio

simbolico dei militanti del Carroccio lombardi e piemontesi sulle rive del fiume Ticino. La manifestazione “Lega le sponde”, alla sua seconda edizione, stava riproponendo il tradizionale tiro alla fune con una corda lunga 400 metri sospesa sulle acque del fiume tra la sestese piazza De Cristoforis e il porto di Castelletto Sopra Ticino, quando la fune – forse a causa dell’eccessiva tensione – si è spezzata. 
Doloranti anche il senatore varesino, e sindaco di Besozzo, Fabio Rizzi e il leader della Lega Lombarda, Giancarlo Giorgetti, trasportato per accertamenti all’ospedale di Gallarate a causa di escoriazioni alle mani. Problemi anche per il sindaco di Sesto Calende, medicato dai soccorritori. Nessun ferito dalla parte piemontese come ha fatto sapere il governatore piemontese Roberto Cota: “Sono caduti sull’erba”. Il leader piemontese ha raggiunto la sponda varesina in battello accompagnato da Mario Borghezio e da alcun collaboratori e ha subito chiesto conto delle condizioni di Giorgetti.
Gli organizzatori: “La Lega si rialaza sempre, nessun problema. Il prossimo anno si replica”. Attorno alle 18.20 è sopraggiunto il senatore Umberto Bossi, a piazza ormai semivuota. Bossi ha rinunciato al previsto intervento dal palco e si è seduto a sorseggiare una bibita ai tavolini all’aperto di un bar, senza fermarsi a parlare coi giornalisti. Il leader del Carroccio è in compagnia, tra gli altri, del capogruppo alla Camera Marco Reguzzoni, del presidente del Piemonte, Roberto Cota, del capo delegazione all’Europarlamento Francesco Enrico Speroni e dell’europarlamentare Mario Borghezio.

s.bartolini

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