Corso di dizione con Maurizio Tabani

«La comunicazione è diventata oggi un settore strategico: per questo, ci si deve impadronire di una buona pronuncia, che elimini il nemico più terribile, ossia la squallida monotonia di un dire privo di “colore”». Ne è convinto un professionista della parola e del gesto, l’attore bergamasco Maurizio Tabani, che a partire dal 2 febbraio terrà a Dalmine un corso di dizione, patrocinato dal Comune di Dalmine, nell’ambito della «Piccola Accademia del tempo libero».

Per ognuno di noi, parlare è uno degli atti più naturali e ovvii. Meno ovvio, però, è «saper parlare». «La nostra cultura – osserva Tabani – è molto sensibile agli aspetti qualitativi della comunicazione, ad iniziare proprio dalla buona dizione, divenuta ormai una necessità sociale, e non solo per coloro che intendano diventare attori ma anche per quanti ricoprono i ruoli più diversi: avvocati, impiegati agli sportelli, venditori, stilisti, per non dire di coloro per i quali la parola è un prioritario strumento di lavoro, talvolta addirittura “risanatore”, come psicologi e medici, sacerdoti, insegnanti, giornalisti, presentatori e animatori culturali, studenti».

L’attenzione che rivolgiamo all’aspetto fisico e al linguaggio corporeo può essere dunque dedicata anche alla cura della «qualità» della voce, una delle modalità principali con cui le persone comunicano. Come si riesce a compensare con l’educazione eventuali ineleganze naturali, allo stesso modo, segnala Tabani, è possibile migliorare la voce curando la meccanica respiratoria e l’articolazione della pronuncia, «imparando regole preziose per parlare in pubblico con chiarezza, gradevolezza e naturalezza, senza rovinare immediatamente ciò che si vuol dire, superando l’ansia e correggendo le cantilene».

E tutto ciò senza rinunciare a «un abito vocale» proprio, inconfondibile, che consenta di riconoscere in ognuno la specifica provenienza anche regionale, togliendone però i difetti. Interessante che queste parole vengano proprio da un attore bergamasco doc, quale Tabani è. Interprete, tra l’altro, di una celebre «Passione», sacra rappresentazione in antico dialetto bergamasco (in programma per questa stagione teatrale anche a Dalmine), Tabani ha travalicato da tempo i confini della nostra città, con interpretazioni a livello nazionale per cinema e televisione, lavorando con registi del calibro di Olmi, Lizzani, D’Alatri, Risi, Taviani e in numerose fiction televisive Rai e Mediaset.

Il corso di dizione avrà luogo a Dalmine, con inizio il 2 febbraio, e prevede un totale di 12 lezioni settimanali di due ore ciascuna, sempre al martedì alle 20,30. Le iscrizioni si effettuano lo stesso giorno di inizio, nel corso dell’incontro preliminare illustrativo. Il costo del corso è di euro 150 a persona (informazioni al 339.8320946 oppure 035.564952, Simonetta Rovelli). È previsto anche l’intervento di personaggi del mondo dello sport e dello spettacolo, che racconteranno la loro esperienza di apprendimento di competenze comunicative.

k.manenti

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