Rogo di via Verdi: la procura ha aperto un’indagine. Il giorno dopo il drammatico incendio costato la vita a Elide Rizzo, pensionata di 87 anni, morta nella serata di domenica nella sua abitazione di via Verdi, la villetta a due piani teatro del rogo è surreale. L’ottantasettenne abitava al pian terreno, sopra di lei vivono il figlio Pier Luigi con la moglie. Ieri mattina sono tornati nell’abitazione per recuperare qualche effetto personale: la villetta è stata infatti dichiarata inagibile in seguito ai danni causati dal fuoco.
«Ho cercato di salvarla», mormora soltanto Pier Luigi Rizzo, chiuso nel dolore e comprensibilmente sotto shock. Gentile ma fermo nel voler proteggere la propria privacy in un momento tanto doloroso. Ieri intanto sono partiti i primi accertamenti: sull’accaduto indagano i carabinieri della compagnia di Varese.
E’ certo che si è trattato di un incidente: un corto circuito ha innescato l’incendio che è costato la vita all’anziana. Il punto è capire esattamente il perché sia accaduto. L’autorità giudiziaria ha disposto il sequestro dell’appartamento della signora Elide: ieri mattina i militari varesini hanno apposto i sigilli, mentre, sempre su richiesta degli inquirenti, un operaio comunale ha sigillato le finestre distrutte dal fuoco in modo da rendere l’alloggio inaccessibile per chiunque. Nelle prossime ore la procura affiderà l’incarico per l’autopsia sul cadavere della pensionata in modo da stabilirne le cause della morte. Sull’accaduto è stato aperto, come da prassi, un fascicolo per omicidio colposo al momento contro ignoti. Non ci sono, insomma, iscritti nel registro degli indagati.
Nei prossimi giorni sarà probabilmente eseguita una perizia, o una verifica capillare, sull’impianto elettrico a servizio dell’abitazione. L’obbiettivo è appunto quello di capire se l’accaduto possa essere imputabile a un malfunzionamento dell’impianto elettrico o a qualche errore durante la sua realizzazione. Un eventualità che l’autorità giudiziaria intende verificare sino in fondo di fronte a un fatto tanto drammatico e soprattutto a tutela dei familiari della signora Elide a loro volta vittime di un fatto tanto atroce.