Crescono imprese culturali in provincia di Varese, design primo comparto. Ecco i numeri

Negli ultimi 3 +3,3% per un giro d'affari che nel 2023 è arrivato a un miliardo e 310 milioni, con un aumento del 2,5% rispetto al 2022 così come il numero di impiegati con 19.935 (+3,5% rispetto al 2019)

VARESE – Aumentano le imprese culturali della provincia di Varese, cresciute negli ultimi 3 anni del 3,3%, e cresce il loro giro d’affari che nel 2023 è arrivato a un miliardo 310 milioni, con un aumento del 2,5% rispetto all’anno prima così come il numero di impiegati con 19.935 (+3,5% rispetto al 2019).
A fare una fotografia del sistema culturale e creativo della provincia di Varese, è stato l’Ufficio Analisi Economiche di Camera di Commercio alla luce del rapporto “Io sono cultura – 2024” di Fondazione Symbola.


Secondo lo studio, disponibile sul portale www.osserva-varese.it, le imprese direttamente collegate al settore creatività e cultura, in provincia di Varese, sono 3.650, con un peso pari al 5,3% sul totale. Questo dato mette Varese al quattordicesimo posto nella classifica delle province italiane che è guidata da Milano (8,1%), Firenze (6,7%) e Roma (6,5%).

Il settore principale, che da solo arriva quasi a metà delle aziende è quello dell’architettura e del design (44%); a seguire, stampa ed editoria (20,5%), comunicazione (12%), videogames e software (11%), performing arts e arti visive (8,8%), audiovisivo e musica (3,2%) e, infine, patrimonio storico e artistico (0,4%).

“L’aspetto più interessante – ha osservato il presidente di Camera di Commercio Varese, Mauro Vitiello – è forse quello che i numeri sono in aumento: basti pensare che l’espansione del comparto, nel triennio post Covid, è stata pari al +3,3%, aumentando dalle 3.533 imprese di allora alle attuali 3.650. La forza della nostra economia e del Made in Italy deve molto, in tutti i campi, alla cultura e alla bellezza”.
“Oggi – ha aggiunto -, il sistema produttivo culturale e creativo, con i suoi effetti moltiplicativi, arriva a rappresentare in termini di reddito generato una quota significativa del totale dell’economia varesina: l’attuale valore di un miliardo e 301 milioni di euro significa che la crescita non è stata relativa al solo periodo successivo alla pausa pandemica ma anche nel confronto con l’ultimo quinquennio, dove l’incremento registrato è stato pari a ben il 13%”.