Parigi, 15 ott. (TMNews) – La crisi sui debiti in Europa resta in cima alle preoccupazioni del G20 delle finanze che ieri si è aperto con una cena di gala di benvenuto a Parigi, mentre i lavori veri e propri tra ministri economici e banchieri centrali si svolgono oggi. Gli incontri sono stati preceduti da due giorni di lavori preparatori a livello di tecnici, dai quali ieri mattina era trapelata l’ipotesi che si stesse studiano una accelerazione sull’aumento delle risorse che il Fondo monetario internazionale può mobilitare più rapidamente. Ma questo scenario è stato poi stroncato da diversi ministri non appena arrivati nella capitale transalpina.
L’idea è stata infatti bocciata sia dal segretario di Stato al Tesoro americano, Timothy Geithner, sia dal ministro delle Finanze tedesco, Wolfgang Schaueble, che dai loro colleghi di Australia e Canada e, ore più tardi, dal giapponese. L’istituzione di Washington dispone di risorse sufficienti ad adempiere ai suoi compiti, hanno sostanzialmente ribadito. Intanto nell’imminenza del summit si è subito ricreato quell’asse tra Germania e Francia che da mesi sta dettando di fatto la linea arresto dei paesi europei sul percorso per tentare di uscire dalla crisi.
Questo mentre le tensione che gravano sui debiti pubblici in Europa resta il tema dominante degli incontri. Il presidente Usa Barack Obama ha appena chiamato la cancelliera tedesca Angela Merkel per discutere l’evolversi del quadro, mentre l’Ue è nella scomoda posizione di dover assicurare i suoi partner dell’adeguatezza delle nuove misure che sta approntando contro la crisi. A Parigi per l’Italia sono presenti il ministro dell’Economia Giulio Tremonti – giunto ieri dopo che il governo ha incassato una nuova conferma della fiducia alla Camera – e il governatore della Banca d’Italia, Mario Draghi, che da inizio novembre rileverà la presidenza della Bce.
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