Bruxelles, 22 lug. (TMNews) – “E’ la prima volta dall’inizio di questa crisi che possiamo dire che la politica e i mercati si ritrovano insieme; avevamo 24 ore per rispondere a una situazione gravissima che ha messo a rischio la stabilità finanziaria dell’Eurozona: ora abbiamo un pacchetto di misure molto credibile”. Il presidente della Commissione europea, José Manuel Barroso, ha salutato con queste parole l’accordo raggiunto ieri a Bruxelles dal vertice dell’Eurozona per il salvataggio della Grecia e la risposta ‘complessiva’ alla crisi del debito sovrano.
Durante la conferenza stampa finale del vertice, Barroso, il presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy e il premier greco George Papandreu sono apparsi chiaramente soddisfatti e sollevati per l’esito della riunione. “Abbiamo preso tre importanti decisioni, pienamente sostenute da tutti, per migliorare la sostenibilità del debito greco, fermare il rischio di contagio e migliorare la gestione della crisi dell’Eurozona”, ha afermato Van Rompuy, sottolineando che “la crisi era grave” e che “poteva essere risolta solo al massimo livello”,
quello del vertice dei capi di Stato e di governo da lui appositamente convocato. “Non potevamo permettere – ha aggiunto il presidente del Consiglio europeo – che una situazione così difficile diventasse pericolosa, una crisi di fiducia e una minaccia per l’insieme dell’Eurozona e per la ripresa economica”. Papandreu, da parte sua ha sottolineato che l’accordo crea “un percorso sostenibile per la Grecia e per la gestione del debito greco”.
Soddisfatto anche il presidente della Banca centrale europea, Jean-Claude Trichet, che ha salutato davanti ai cronisti “il nuovo impegno degli Stati membri per garantire la stabilità finanziaria dell’Eurozona” e l’accordo “fondamentale” per la gestione del debito greco. Trichet ha detto di non credere che le agenzie di rating possano considerare come un default parziale della Grecia il coinvolgimento dei privati nei costi del salvataggio. “Non posso anticipare niente, comunque – ha sottolineato – la partecipazione dei privati sarà volontaria e non obbligatoria”, e sono state predisposte delle misure per far fronte a ogni eventualità.
L’accordo è stato accolto molto favorevolmente anche dal nuovo direttore generale dell’Fmi, Christine Lagarde, invitata da Van Rompuy a partecipare al vertice. Il pacchetto di misure fornisce, ha detto Lagarde ai cronisti alla fine del vertice, “una soluzione complessiva per la Grecia e per l’Eurozona nel suo insieme”. Per il numero uno dell’Fmi “è cruciale l’impegno, la determinazione collettiva degli Stati membri a fornire sostegno ai paesi sottoposti ai programmi di risanamento, fino a che non saranno in grado di ritornare sui mercati (per finanziarsi, ndr) e a condizione che attuino con successo i programmi”.
Lagarde ha sottolineato anche l’importanza delle condizioni finanziarie più favorevoli offerte a questi paesi con la riduzione dei tassi d’interesse sui prestiti e l’estensione della loro durata. “Altro elemento importante – ha aggiunto – è la decisione di rendere molto più flessibile lo strumento finanziario”, ovvero l’Efsf (il Fondo ‘salva Stati’) e l’Esm (il meccanismo europeo di flessibilità, che sostituirà l’Efsf nel 2013. Le decisioni prese dal vertice, ha concluso Lagarde, “avranno un impatto positivo non solo per la Grecia e per l’Europa, ma anche più in generale per l’economia mondiale”.
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