Vergiate (Varese), 9 ott. (Apcom) – Disponibilità a modificare gli studi di settore, risorse per la cassa integrazione anche nelle Pmi finché sarà necessario e garanzie sul credito da parte delle banche. Così i ministri dell’Economia e delle Riforme, Giulio Tremonti e Umberto Bossi, hanno cercato di infondere “fiducia” nel Governo ai 169 artigiani e piccoli imprenditori della provincia di Varese che si sono autoconvocati nella sede di Agusta-Westland per un incontro con una rappresentanza del Governo. Visti i conti pubblici in ordine e i primi segnali positivi sull’andamento della crisi, i ministri hanno tentato di rassicurare i piccoli imprenditori pur sottolineando, come ha fatto il leader della Lega, che “nessuno ha la bacchetta magica”.
Tremonti ha riassunto in tre punti la strategia finora seguita dal Governo per contrastare la congiuntura: messa in sicurezza dei bilanci, ammortizzatori sociali come l’estensione della cassa integrazione alle Pmi e azioni per facilitare l’erogazione del credito alle imprese. Un aspetto, quest’ultimo, che ha permesso al ministro dell’Economia di ribadire ancora una volta che “fare impresa è diverso da fare impresa bancaria. Una riflessione che in periodi di crisi può essere fatta. La fanno tutti i governi europei sia di destra, sia di sinistra”.
Quanto al futuro entrambi i ministri hanno ricordato agli artigiani l’importanza del varo del federalismo fiscale. “Sono corso subito da Berlusconi – ha detto Bossi riferendosi al giorno della bocciatura da parte della Corte costituzionale del lodo Alfano – perché avevo paura che si fosse spaventato e iniziasse a parlare di elezioni. Il federalismo fiscale è assolutamente necessario, sennò lo Stato continuerà a dare soldi a quelli che li buttano via”.
L’incontro, intitolato “Pmi e artigiani, le colonne portanti delle grandi aziende”, è stato organizzato dal Comitato spontaneo Pmi e artigiani della provincia di Varese ed è stato moderato dal deputato della Lega Nord Giancarlo Giorgetti che ha dato la parola, oltre che a Bossi e Tremonti, al presidente di Bpm, Massimo Ponzellini.
Asa/Sar
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