Bruxelles, 16 nov. (Apcom) – I ministri delle Finanze dell’Eurozona si riuniscono oggi a Bruxelles (per l’Italia sarà presente Giulio Tremonti) per il loro tradizionale incontro mensile alla vigilia dell’Ecofin, che questa volta capita in piena fibrillazione dei mercati per la situazione irlandese, dopo gli attacchi dei mesi scorsi prima alla Grecia e poi alla Spagna e al Portogallo.
Come al solito, le voci che si rincorrono fra i media e i mercati a proposito di una possibile richiesta di aiuto di Dublino all’Eurozona alimentano la speculazione e cominciano ad assumere le caratteristiche della profezia che si auto avvera. L’Irlanda, appesantita da un debito enorme dovuto al salvataggio delle sue banche, costato finora la bellezza di 45-50 miliardi di euro, potrebbe chiedere l’attivazione del Fondo di stabilità da 750 miliardi di euro dell’Eurozona e dell’Fmi
(European Financial Stability Facility, Efsf), creato a maggio, dopo l’intervento ‘ad hoc’ per la Grecia, e finora mai usato. E mentre la Commissione europea continua a negare che siano stati avviati contatti con Dublino per attivare il Fondo, la sola idea che ve ne sia il bisogno aumenta la sfiducia dei mercati e allarga lo ‘spread’ fra i titoli irlandesi e quelli tedeschi, con effetti di contagio anche sulle altre economie vulnerabili dell’Euro, in particolare Grecia e Portogallo.
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