Bruxelles, 7 dic. (TMNews) – Il presidente del Consiglio, Mario Monti, sarà domani sera a Bruxelles per il suo primo vertice Ue, che si annuncia anche fra i più importanti dell’intera storia dell’integrazione europea. Monti si presenterà al cospetto dei colleghi dei Ventisette con un doppio surplus di legittimità: la larghissima maggioranza che lo appoggia in Parlamento, e il varo, già completato, dalla sua manovra finanziaria, anche al di là di quanto chiedeva l’Europa, per consolidare l’obiettivo del pareggio di bilancio nel 2013.
L’aver fatto ‘i compiti a casa’, come chiedono sempre i tedeschi a tutti i partner dell’Ue, permetterà al governo italiano di partecipare a pieno titolo al cruciale dibattito sulla nuova ‘governance’ economica, e più precisamente alla costruzione di quel ‘nuovo patto’ sulle regole di bilancio condivise (il ‘fiscal compact’ chiesto dal presidente della Bce Mario Draghi) che determinerà il futuro dell’Eurozona.
Il ruolo che potrà svolgere Monti è molto atteso dalle istituzioni Ue, e in particolare dalla Commissione, per la sua grande competenza e per le sue posizioni naturalmente in linea con la difesa del ‘metodo comunitario’, che dovrebbero riequilibrare l’approccio a volte troppo ‘intergovernativo’m dell’asse franco-tedesco.
Per gli interessi dell’Italia, un punto vitale nella discussione sulla nuova disciplina ‘tedesca’ di bilancio per i paesi dell’Eurozona sarà quello dei ‘fattori rilevanti’ (come il livello complessivo dell’indebitamento del paese, compreso quello privato e delle imprese) nella definizione della situazione di ‘debito eccessivo’, che darà luogo a un nuovo tipo di procedura con sanzioni ‘semiautomatiche’.
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