Crisi/ Fondo di stabilizzazione Ue, oggi il varo all’Ecofin


Bruxelles, 9 mag. (Apcom)
– Il Consiglio dei ministri finanziari
dell’Ue (Ecofin) si riunirà oggi alle 15 a Bruxelles per una
sessione straordinaria convocata d’urgenza per approvare la
creazione del “meccanismo europeo di stabilizzazione per
preservare la stabilità finanziaria”, in pratica un fondo
d’emergenza per difendere i paesi Ue in caso di attacco dai
mercati finanziari. La proposta, in fase di elaborazione in
queste ore da parte dei servizi della Commissione europea, dovrà
essere prima approvata dall’Esecutivo comunitario, che il
presidente José Manuel Barroso ha convocato per le 13.

Ed è per una coincidenza della storia che questo momento drammatico, in cui l’Ue è chiamata a decidere una delle più importanti riforme dall’inizio della moneta unica, cada proprio il giorno della festa dell’Europa, nel sessantesimo anniversario della dichiarazione Schuman, l’atto di fondazione della prima comunità europea, quella che del carbone e dell’acciao. “L’Europa può avere successo se agisce collettivamente, come un’Unione”, ha detto Barroso oggi in un discorso commemorativo. Ed è proprio ciò che sembrano veder finalmente realizzato i leader dell’eurozona, durante il loro vertice di venerdì a Bruxelles che ha dato mandato alla Commissione e all’Ecofin di creare il ‘meccanismo di stabilizzazione’, che sarà, a differenza del piano di aiuti alla Grecia, un dispositivo interamente comunitario, non intergovernativo e senza la presenza dell’Fmi.

L’idea del fondo di emergenza, che fin qui sembrava pura eresia per l’ortodossia tedesca su cui si basa l’euro, è stata accettata a partire dal riconoscimento delle “circostanze eccezionali” in cui la crisi greca, i ritardi e le titubanze dei governi dell’eurozona (e di Berlino in particolare) e l’irrazionalità dei mercati hanno gettato tutta l’Europa, arrivando ad allarmare anche gli Usa e il G7. Il presidente della Bce, Jean-Claude Trichet, ha definito “sistemica” questa crisi. Questo significa che solo una modifica del sistema può risolverla.

Il meccanismo europeo di stabilizzazione finanziario comporterà, in effetti, insieme a tutte le altre misure meno immediate decise venerdì dal vertice dell’eurozona, una modifica profonda del funzionamento dell’Unione economica e monetaria. Il meccanismo sarà basato, per la prima volta nella storia
dell’euro; sull’articolo 122 del Trattato sul funzionamento
dell’Unione: quello che prevede, appunto, misure strordinarie per fronteggiare circostanze eccezionali. A Bruxelles gli ordini di Barroso sono tassativi: la proposta della Commissione è ancora in fase di elaborazione, e sarà conosciuta solo quando sarà pronta, sul tavolo dei ministri finanziari dell’Ecofin. Per discuterla e approvarla i ministri avranno poi tutto il pomeriggio e la serata, e volendo anche tutta la notte, fino alla riapertura dei mercati domani.

In realtà potrebbero bastare poche ore per il loro via libera, in fondo le indicazioni dei capi di governo dell’eurozona sono chiare. “Entro domenica sera, faremo in modo di predisporre una linea di difesa impenetrabile della zona euro”, ha assicurato il presidente dell’eurogruppo, Jean-Claude Juncker.

Ma c’è da sperare che non sorgano problemi con i ministri dei paesi non membri dell’euro, che finora sono rimasti totalmente fuori dalle decisioni prese a seguito della crisi greca, e che a volte, come in Gran Bretagna, devono fare i conti con un’opinione pubblica spesso fortemente avversa alla moneta unica e allo stesso concetto di solidarietà europea.

Loc

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