Parigi, 15 lug. (Apcom) – Le autorità francesi per ora mantengono un atteggiamento cauto e improntato alla comprensione nei confronti degli operai della fabbrica New Fabris, vicino Lione, e della Nortel, nelle Yvelines, che minacciano di far saltare in aria le rispettive aziende se non riceveranno un indennizzo per il licenziamento in seguito alla chiusura degli impianti. Oggi Henri Guaino, consigliere speciale del presidente Sarkozy, ha detto che “comprende la disperazione” dei dipendenti licenziati ma “non può accettare la risposta, è inaccettabile in una società civile. Quando i piani sociali si moltiplicano e chi è licenziato sa che non ritroverà il lavoro, nasce la disperazione” ha però detto.
Ancora più comprensivo il ministro del Lavoro Xavier Darcos per “la collera” dei dipendenti di New Fabris e Nortel; però denuncia “la posizione da desperados” che hanno assunto. Tuttavia il tono è quello del dialogo. “Spesso in queste imprese i dipendenti hanno fatto grandi sforzi. Comprendo che questi investimenti inutili provochino grande frustrazione. Però non posso accettare che si voglia regolare queste difficoltà con una posizione da desperados”.
Bisogna, ha detto Darcos, “che tutti riprendano il dialogo”. Il segretario di Stato all’impiego Laurent Wauquiez e il ministro dell’Industria Christian Estrosi “sono in contatto con queste imprese” ha detto “e troveremo delle soluzioni che non passino per la violenza estrema”.
Darcos ha detto esplicitamente che non ritiene che l’intervento delle forze dell’ordine “sia una buna idea. Se la situazione non trovasse sbocco, se fossimo sempre in questo faccia a faccia brutale, forse dovremo passare ad altre soluzioni di fronte a dipendenti che subiscono una situazione di cui non si ritengono responsabili”.
L’estate, ha aggiunto, “rischia di favorire un certo numero di piccoli piani sociali” che possono “trasformarsi in valanga” perché la situazione è “piuttosto cupa”.
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