Crisi/ Mercati Ue frenano dopo settimana di rally, altalena euro

Roma, 2 dic. (TMNews) – Chiusura con i freni tirati sui mercati europei, a fine scambi le Borse hanno segnato rialzi decisamente ridimensionati rispetto alle ore precedenti, mentre l’euro dopo repentini balzi in avanti è addirittura tornato a calare. Dinamiche simili sui titoli di Stato mentre la Gran Bretagna sembra minacciare di mettere i bastoni tra le ruote ai paesi dell’area euro, nei loro nascenti progetti di riforma dei trattati europei per rafforzare la loro unione a livello di politiche di bilancio. Intanto dagli Stati Uniti è giunto un rapporto mensile con più ombre che luci sul mercato del lavoro.

Tuttavia questa è stata anche la settimana in cui le Borse europee hanno accumulato il maggiore recupero dalla fine del 2008, e quindi può essere semplicemente fisiologico che venerdì scatti una quota di vendite di chi vuole incassare i profitti e metterli al sicuro, prima delle incognite del fine settimane in cui gli investitori, con i mercati chiusi, sono impossibilitati a defilarsi. A Milano il Ftse-Mib ha chiuso al più 1,52 per cento, dopo che nel corso della seduta era arrivato a sfiorare il più 3 per cento. Londra ha chiuso al più 1,15 per cento, Parigi più 1,12 per cento, Francoforte più 0,74 per cento. L’euro è prima balzato oltre 1,35 dollari, per poi ricadere a 1,3384 in serata.

Dinamiche simile all’azionario si sono viste sui bond. Oggi è proseguita la netta moderazione dei rendimenti sui Btp italiani, inversamente proporzionali al prezzo su queste emissioni e cartina di tornasole delle tensioni dei mercati. Sulla scadenza decennale sono scesi fino al 6,42 per cento, ma in chiusura sono risaliti al 6,68 per cento. Intanto lo spread, o differenziale di rendimento dei Btp rispetto ai Bund della Germania è prima calato a 423 punti base, poi è risalito a 455, ossia 4,55 punti percentuali.

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