Berlino, 19 mag. (Apcom) – La cancelliera tedesca Angela Merkel vuole che la Banca centrale europea, o degli istituti indipendenti si mettano a fare una da ‘revisori dei conti’ sui bilanci dei paesi dell’area euro; e questo va affiancato da un inasprimento delle sanzioni a carico di chi sgarra: blocco per “almeno un anno” dei diritti di voto nelle istituzioni comunitarie e avvio di una “procedura fallimentare” sui paesi che non onorano i loro pagamenti. Queste le ricostruzioni del quotidiano finanziario Handelsblatt sui propositi del governo tedesco, nell’ambito delle riforme alle architetture istituzionali dell’Ue. Indiscrezioni pubblicate mentre proprio oggi la Merkel si presenta alla camera bassa, il Bundestag per difendere il consenso tedesco al gigantesco piano di stabilizzazione dei mercati approntato dall’Ue, che mobiliterebbe fino a 750 miliardi di euro con il contributo dell’Fmi.
E per parte sua Berlino sarebbe pronta a sospendere i suoi contributi ai fondi strutturali dell’Ue verso i paesi che non rispettano gli obiettivi di riduzione dei deficit di bilancio, sempre secondo il quotidiano. C’è poi questa analisi preventiva dei conti: la proposta della Merkel prevede che “i programmi di stabilità dei paesi possano essere sottoposti a un esame indipendente e più rigoroso – si legge – dalla Bce o da una cerchia di centri studi indipendenti”. In ogni caso “la responsabilità dei parlamenti nazionali sui loro bilanci deve essere rispettata”, prevede ancora la proposta.
Questo mentre la commissione europea ha invece proposto di creare un nuovo semestre di analisi in ambito europeo dei bilanci dei vari stati, che dovrebbero superare l’esame della stessa Commissione e degli altri paesi prima di poter essere approvati dai rispettivi Parlamenti. Meccanismo che punta a evitare che si ripetano situazioni come quella della Grecia, ma che ha già sollevato una accoglienza fredda in Francia, dove il governo ha chiarito che l’approvazione del bilancio deve restare prerogativa dei Parlamenti. Venerdì i ministri finanziari dell’Ue a 27 dovrebbero tornare e riunirsi per perfezionare i dettagli tecnici del piano di stabilizzazione dei mercati. (fonte Afp)
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