Atene, 20 feb. (Ap-Apcom) – Mentre Atene rischia la paralisi con
la penuria di carburanti provocata da scioperi no-stop delle dogane, il governo greco ha nominato un nuovo direttore dell’agenzia che gestisce le emissioni di titoli di Stato, senza specificare il motivo. Subentra Petros Christodoulou, già direttore della gestione patrimoni della Banca centrale ellenica e con precedenti esperienze in diverse grandi banche estere. In un contesto in cui il paese resta sotto la lente dei mercati a causa dei dissestati conti pubblici, l’annuncio si è prestato a inevitabili speculazioni.
Peraltro negli ultimi giorni sono circolate indiscrezioni di stampa secondo cui Atene starebbe studiando per la prossima settimana una nuova asta di obbligazioni pubbliche, titoli a dieci anni per 5 miliardi di euro. Interpellati sulla questione, dal ministero delle Finanze ellenico non hanno voluto commentare direttamente le indiscrezioni. “Il ministero delle Finanze ha già precisato che segue un programma di rifinanziamenti flessibile – ha spiegato una portavoce con una comunicazione via e-mail – e su questo vanno prese a riferimento unicamente le comunicazioni ufficiali dell’Agenzia per la gestione del debito pubblico”, la stessa su cui è stata effettuata la nomina.
Frizzante ieri la seduta della Borsa di Atene, un più 2,42 per cento a fine scambi, ben superiore ai rialzi delle altre Borse europee. Meno rosea la situazione per le strade: alle poche stazioni di rifornimento ancora aperte si sono formate lunghe code. Gli scambi con l’estero sono fermi da martedì scorso, con i doganieri in sciopero fino a mercoledì, quando scatterà lo sciopero nazionale. Al tutto ieri si è aggiunto uno sciopero di 24 ore dei circa 30mila tassisti di Atene.
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