Berlino, 13 set. (TMNews) – Francia e Germania hanno cercato di raffreddare sul nascere ipotesi di mercato su una imminente presa di posizione franco tedesca sul debito pubblico della Grecia. Uno scenario che apparentemente oggi ha favorito una nuova sterzata delle Borse europee, scattate in avanti in una seduta altamente volatile: dai rialzi in apertura in mattinata si era passati a nuovi cali, e poi nel primo pomeriggio nuovamente a rialzi. “Non ci saranno iniziative franco tedesche sulla Grecia oggi”, ha tagliato corto l’Eliseo. Per parte sua la segreteria della cancelleria della Germania ha affermato che i due paesi sono in contatto costante, ma che per oggi non era prevista alcuna specifica presa di posizione sulla Grecia.
Ma al tempo stesso proprio oggi si deve svolgere una teleconferenza tra il premier greco George Papandreou, il presidente francese Nicolas Sarkozy e la cancelliera tedesca Angela Merkel, secondo quanto riporta l’agenzia France Presse citando fonti governative greche. Un colloquio che dovrebbe servire a preparare il Consiglio informale tra ministri economici dell’Unione europea, che si svolgerà questa settimana in Polonia. In questo modo, come avvenuto nell’imminenza di altri vertici europei, sembra ricrearsi quell’asse franco tedesco che spesso in questi mesi ha finito per dettare la linea al resto d’Europa.
A Berlino però la Merkel sembra faticare non poco a tenere insieme il quadro del suo esecutivo. Oggi ha cercato di rintuzzare le tensioni di mercato che da giorni si sono riaccese dopo che esponenti di primo piano del suo governo hanno apertamente ipotizzato una insolvenza sui pagamenti, seppur controllata, della Grecia. Ma muovendosi su quello che appare come un campo minato, la Merkel ha eloquentemente evitato anche di chiudere all’ipotesi di un default. “La priorità assoluta – ha detto – è evitare una insolvenza incontrollata perché questa non toccherebbe solo la Grecia, e perché il rischio che si ripercuota su tutti noi, o quantomeno su altri paesi, è molto elevato”. In Germania gli aiuti ai paesi dell’area euro in difficoltà sono oggetto di un crescente malcontento nell’opinione pubblica: da mesi i parlamentari tedeschi sono bersagliati da migliaia di lettere e e-mail di protesta sulla questione.
Il tutto mentre da giorni si sono riaccesi i timori sul debito pubblico ellenico, mentre l’apparente ritardo del paese nell’attuare gli impegni che sui è assunto su risanamento dei conti e riforme, in cambio degli aiuti di Ue e Fmi, solleva incognite proprio sul programma di sostegni. Ma al tempo stesso spuntano notizie che potrebbero riservare risorse insperate ad Atene: i tecnici europei al lavoro per assistere i greci a superare le difficoltà avrebbero individuato “fondi dormienti” per 7,7 miliardi di euro tra i fondi strutturali europei per il paese. (fonte Afp)
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