Crisi/ Tensioni su bond Portogallo e Spagna, giù Borse e euro

Parigi, 10 gen. (TMNews) – Restano sotto tensione i titoli di Stato di alcuni paesi periferici dell’area euro, in particolare Portogallo e Spagna, mentre in questo inizio di settimana la debolezza torna a farsi sentire sia sulle Borse che sulla valuta dell’Unione a 17. In particolare si fa sentire l’imminenza di alcune operazioni di rifinanziamento nei due paesi iberici; il tutto rianima speculazioni su possibili rischi di aiuto anche per Lisbona, come accaduto nell’anno appena trascorso su Grecia e Irlanda. Una tesi che oggi è stata respinta dal ministro delle finanze della Spagna Elena Salgado: “il Portogallo non avrà bisogno di aiuti esterni”. Mercoledì Lisbona intende collocare bond a 3 e 9 anni tra 750 milioni e 1,25 miliardi di euro, mentre giovedì sarà la Spagna ad effettuare un’alta su titoli a 5 anni da cui prevede di raccogliere 2,5 miliardi.

Il tutto si riflette sui rendimenti richiesti ai bond dei due paesi già in circolazione – che si muovono nella direzione opposta al prezzo – e sui differenziali (spread) di questi tassi che si allargano rispetto ai bund della Germania, presi a riferimento per le emissioni nell’area euro. Lo spread tra bond portoghesi a 10 anni e bund tedeschi si attesta a 7,16 punti percentuali, in prossimità di un picco a 7,193 punti segnato venerdì scorso.

Lo spread tra bond della Spagna e bund, sempre a 10 anni ha stabilito un nuovo record, oggi a 5,562 punti percentuali contro 5,526 punti di venerdì. Sotto tensione anche lo spread sui bond della Grecia, che è già a livelli più alti, e e il tutti si fa sentire anche sullo spread dei Btp italiani rispetto ai bund, stamattina a 1,96 punti percentuali. Pesanti le Borse, a tarda Mattina a Milano il Footsie-Mib segna un meno 1,48 per cento; a Parigi il Cac meno 1,59 per cento; Londra cede lo 0,43 per cento, Francoforte lo 0,60 per cento. L’euro cala sotto 1,29 dollari, a quota 1,2895. (fonte Afp)

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