Bruxelles, 9 nov. (TMNews) – Il questionario con 39 domande inviato dalla Commissione Ue al governo venerdì scorso e per il quale si chiedono risposte entro l’11 novembre, “è solo una base di lavoro che servirà, insieme ai risultati della missione Ue giunta oggi a Roma, per elaborare il rapporto di valutazione finale” che il commissario Rehn presenterà all’Eurogruppo sempre durante il mese di novembre. Lo ha ribadito oggi a Bruxelles il portavoce dello stesso Rehn, responsabile per gli Affari economici e finanziari, rispondendo ai cronisti che chiedevano se il questionario – pubblicato ieri da ‘Repubblica online’ – non contenga già un giudizio negativo sulla possibilità di conseguire gli obiettivi di bilancio fissati dall’Italia per il 2012 e 2013, e la conseguente necessità di una manovra aggiuntiva, in particolare per arrivare al pareggio di bilancio nel 2013.
Il questionario chiede chiarimenti e dettagli sulle misure che l’Italia prenderà per attuare gli impegni della ‘lettera di intenti’ inviata all’Ue il 26 ottobre scorso. Il portavoce, Amadeu Altafaj, ha ripetuto quanto aveva già detto ieri sera riguardo alla natura “tecnica” del documento, che diverso dalla posizione politica ‘ufficiale’ della Commissione, secondo cui l’Italia, con le manovre già decise, “ha fatto importanti sforzi per raggiungere il pareggio di bilancio nel 2013”. Ma, ha aggiunto Altafaj, “il
commissario ha sempre insistito anche su un altro elemento: che il tallone d’Achille dell’economia italiana sta negli ostacoli al suo potenziale di crescita”. L’Italia, ha continuato, “deve attuare le riforme economiche e strutturali per affrontare le strozzature che impediscono il dispiegamento di questo potenziale. Non si tratta solo di programmi di austerità e di consolidamento finanziario, ma anche di riforme economiche”. Sulla questione, tuttavia, ha precisato Altafaj, il commissario Rehn avrà occasione di esprimere più in dettaglio domani durante la presentazione delle ‘previsioni economiche d’autunno’ della Commissione europea, con i dati aggiornati su crescita economica, debito pubblico, deficit e altre informazioni macroeconomiche di ogni paese membro.
Il portavoce ha riconosciuto che il questionario “è stato letto e approvato dal commissario Rehn che ha anche firmato la lettera che lo accompagna. Ma – ha insistito Altafaj – non si tratta della valutazione finale della Commissione, siamo in uno scenario di politiche in sviluppo, l’obiettivo è dare le risposte necessarie sia in termini di bilancio che di politiche strutturali”.
Loc/Ber
© riproduzione riservata