Cuasso al Piano sembra blob Il giallo della schiuma dai tombini

CUASSO AL MONTE Schiuma bianca e rosa che esce all’improvviso da un tombino fino a coprire un tratto di strada. È quanto accaduto, dalla notte e fino alla mattina di domenica, a Cuasso al Piano, frazione di Cuasso al Monte. Quando da un tombino di via Per Besano, collegato evidentemente al collettore fognario che porta al depuratore di valle posizionato tra Cuasso e Porto Ceresio, è fuoriuscita la sostanza schiumosa. Dal basso, dove evidentemente aveva ostruito le tubature,

è iniziato il reflusso in superficie che nel giro di alcune ore ha invaso la sede stradale. Fino a quando i residenti, dopo aver notato la poco salubre presenza, hanno contatto gli agenti della polizia locale. Arrivati sul posto hanno così ripulito la zona, sgomberando la strada, dalla schiuma. E tamponando momentaneamente la situazione.
Questo però non è il primo episodio simile. Già nei mesi scorsi, infatti, i residenti hanno segnalato l’anomalo fenomeno, legato con ogni probabilità allo sversamento di sostanze inquinanti nelle rete fognaria. Come nel caso identico e documentato il 19 luglio 2009. Così nella zona erano già intervenuti agenti della polizia locale, carabinieri e persino gli specialisti dell’Arpa che hanno effettuato campionamenti e rilievi.
Ma a quanto pare gli sversamenti continuano. Non ci sono certezze nemmeno sull’effettiva composizione chimica della schiuma e sulla sua provenienza. Stando alle indiscrezioni, raccolte proprio dagli abitanti della zona nel corso di passate verifiche con i tecnici dell’Arpa di Varese, potrebbe trattarsi di residui di lavorazione industriale. Quindi provenienti non dal territorio comunale, dove non ci sono insediamenti produttivi e fabbriche, ma evidentemente dalla vicina Bisuschio. «Il problema – sottolineano in zona – è che in qual punto poi lo scarico si collega alla rete e probabilmente la schiuma che incontra resistenza al deflusso, finisce per salire in superficie». Il risultato è così quello di uno strato gelatinoso, alto diversi centimetri, sull’asfalto. Situazione potenzialmente pericolosa anche per la sicurezza stradale. Ma non solo. «Desidereremmo sapere se ci sono eventualmente rischi per la salute – conferma chi abita in zona – anche perché nonostante le nostre ripetute segnalazioni la situazione non sembra migliorare». Di sicuro qualcosa di anomalo c’è. Anche perché non si potrebbe spiegare in altro modo il fenomeno della schiuma rosastra che risale dalle condutture fino ad arrivare in strada.

b.melazzini

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