CUASSO AL MONTE Fiamme che escono direttamente dalla strada. E iniziano ad avvolgere, in un secondo, il mezzo taglia asfalto al lavoro in via dei Rossi a Cuasso al Piano, frazione di Cuasso al Monte. Lasciando solo il tempo all’operaio alla guida di allontanarlo rapidamente, evitando così, nonostante il rischio altissimo, conseguenze ben più gravi.
Questa la ricostruzione dell’emergenza che, ieri mattina poco prima delle 9, si è verificata a causa della rottura accidentale di un condotto del gas metano. Non una delle tubature centrali ma, per fortuna, solo quella di un raccordo dalla linea alla rete delle abitazioni. Conduttura danneggiata proprio nel corso dei lavori.
Così il gas ha iniziato la sua fuoriuscita e, complice il macchinario taglia asfalto al lavoro, si sono innescate le scintille e poi le fiamme. Portati al riparo i mezzi, che una volta allontanati dal gas hanno smesso di essere attaccati dal fuoco, e sfollata una famiglia che vive nell’abitazione a ridosso della condotta danneggiata, è scattato l’allarme. Lanciato dagli stessi operai dell’impresa che stava effettuando i lavori.
I vigili del fuoco sono intervenuti in via dei Rossi, non senza qualche difficoltà viste le strette stradine del centro storico di Cuasso al Piano, con due squadre e altrettante autopompe. Al lavoro, per transennare la zona e evitare pericoli per i residenti, anche gli agenti della polizia locale. E mentre i pompieri tenevano sotto controllo le fiamme che fuoriuscivano dall’asfalto, si è atteso l’intervento dei tecnici dell’azienda metanifera che gestisce il servizio a Cuasso al Monte. Per mettere fine alla fuga di gas e all’incendio che ha lambito pericolosamente un’abitazione, infatti, è stato necessario raggiungere lo snodo centrale della condotta della zona.
Attraverso una rottura dell’asfalto a circa un metro da dove si sono sviluppati la perdita e l’incendio, infatti, i tecnici hanno scoperto la conduttura e hanno iniziato a lavorare sullo snodo. Operazione particolarmente delicata, portata avanti mentre i bocchettoni dell’acqua delle autopompe tenevano nel mirino le fiamme, fino a spegnerle del tutto. Perché chiudere la conduttura si è dimostrato decisamente complicato. Era da evitare assolutamente, infatti, l’eventualità che il fuoco potesse intaccare anche il condotto principale: circostanza che è stata scongiurata proprio dalla perizia dei tecnici e all’assoluta padronanza della situazione da parte dei pompieri. Fondamentale, poi, affinché l’intervento ottenesse l’obiettivo, il ricorso alla pinza idraulica dei vigili del fuoco. Che grazie alla sua potenza ha permesso di smuovere le valvole del condotto metanifero, arrestando il flusso del gas.
Dopodiché è stata la volta delle lunghe e laboriose operazioni di ripristino del tronco di rete danneggiato. Intervento che è proseguito dalla fine dell’emergenza, dichiarata intorno alle 11, per tutta la giornata. Con ogni probabilità si interverrà ancora per la bonifica totale della tubatura.
In ogni caso, dopo lo stop al fuoco, anche la casa più a ridosso del luogo dell’incidente è tornata abitabile dalle persone che, precauzionalmente, erano state fatte allontanare. E anche tutti i residenti in zona hanno potuto muoversi liberalmente, tirando un sospiro di sollievo.
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